lunedì 30 dicembre 2013

Filastrocca di capodanno:




Fammi gli auguri per tutto l’anno:
voglio un gennaio col sole d’aprile,
un luglio fresco, un marzo gentile;
voglio un giorno senza sera,
voglio un mare senza bufera;
voglio un pane sempre fresco,
sul cipresso il fiore del pesco;
che siano amici il gatto e il cane,
che diano latte le fontane.
Se voglio troppo, non darmi niente,
dammi una faccia allegra solamente.

GIANNI RODARI


Auguri

sabato 28 dicembre 2013

AVVISO - Corso di formazione

L'associazione Il Bucaneve organizza a partire dal 01/02/2014 presso Castiglione del Lago (Pg), un corso di formazione per volontari che vogliono operare presso lo sportello d'ascolto e la gestione gruppo su social network. 
Tale corso sarà tenuto dalla dott.ssa Lucia Magionami psicologa-psicoterapeuta.
Per potersi inscrivere al corso bisognerà scrivere al seguente indirizzo di posta elettronica ilbucaneveass@gmail.com per poter ricevere il modulo di partecipazione. Tale modulo deve poi essere rispedito compilato sempre via mail allo stesso indirizzo. 

Clicca qui per vedere il programma

giovedì 19 dicembre 2013

Come sopravvivere al Natale? La soluzione è dentro di no

Corsa ai regali, preparativi frenetici, cene con parenti e amici. Il Natale a volte, da festa si trasforma in occasione di stress. Ecco i consigli dell’esperta per superare lo stress natalizio.


Il Natale si avvicina e la corsa al regalo si fa sentire. Richard Bach diceva "ogni regalo è un augurio di felicità". Ma siamo certi che la frenesia di oggi ci faccia comprendere il senso profondo di questo messaggio? Spesso ci accorgiamo di fare i doni natalizi costretti a rispettare la consuetudine dell'etichetta; finiamo per seguire una lista di conoscenti e parenti includendovi perfino, quelli che durante l'intero anno nemmeno frequentiamo.
Con questo comportamento certamente riusciamo a rispettare le ritualità sociali ma questa rassicurazione non risolve in noi un problema gravoso, anzi lo peggiora. Così agendo si perdono il piacere e il gioco autentico della condivisione.
Il Natale è vissuto per questo da molti come un momento di stress nel quale ci si espone a situazioni familiari e amicali non risolte. Quel voler e dover stare insieme in un rito familiare e sociale palesando felicità a tutti i costi, crea nell'essere umano una disincantata amarezza per l'evidente incongruenza tra il luccichio e il quotidiano vivere; assieme alle lucine natalizie così dilagano la malinconia, la tristezza e arriva a provare solitudine interiore anche chi ha tutti i mezzi economici per addobbare la propria vita in questi giorni luccicati. E invece si scopre che dietro la serenità obbligatoria di questo periodo ristagnano il disagio e l'affrangimento. Per cercare di contenere il proprio malessere, chi dispone di una carta di credito pasciuta si narcotizza gettandosi nello shopping frenetico delle strenne, comprando così momentaneo piacere consolatorio, certamente reale ma infido perché può perfino scatenare attacchi di ansia a breve distanza e alimentare la dipendenza; chi invece non riesce a consumare acquistando, paga psicologicamente lo scotto della inadeguatezza allo stile imperante del Natale a credito.
Dobbiamo chiederci il perché di queste dinamiche. Solo così riusciremo a sottrarci all'annoiata infelice opulenza o alla dolorosa triste inadeguatezza indotte dal Mercato natalizio.
Tradizioni antropologiche antichissime come quella del regalo non reggono infatti alle spinte storiche e sociali che inesorabilmente hanno spostato sul piano commerciale il gesto e il senso del dono. La deriva commerciale del Natale non lasci credere però che sia perduto il senso profondo del regalo. Esso è forse occultato, incrostato di opulenza ma può essere riscoperto in sé stessi e nella relazione con l'altro, nella libertà più assoluta da canoni e doveri. Il primo passo da compiere è osservare l'amico, comprendere i genitori, seguire i gusti del partner, capire le passioni dei figli; questo è un esercizio d'Amore che non si limita al Natale ma si estende a tanti e tanti momenti. E' l'attenzione per l'altra persona come essere unico e diverso; qui si compie il gesto d'Amore più intimo che porta via via alla conoscenza reciproca. Da questo Amore lungo il tempo sorge lo slancio del dono natalizio. Esso diviene così la disvelazione (emozionante come una sorpresa scartata) della intimità raggiunta.
Non è un caso che il Natale cada nel periodo delle luci, in cui astronomicamente ritorna a crescere il giorno e il buio cede istante dopo istante al trionfo del sole. L'animo umano si nutre della luce non meno che il corpo e nel simbolo del Natale sta scritta la rinascita spirituale e affettiva che passa attraverso la conquista lenta e giornaliera della luce. Ciò è valido sia in senso simbolico che fisico. Ma la luce nell'animo si accende rinunziando ogni giorno alla maschera dell'opulenza per calzare la bellezza dell'essenziale, valorizzando il gesto amorevole quotidiano, la condivisione, le ritualità dell'attesa, l'osservazione dell'altro. Si scopre così che il regalo è donato ogni giorno, silenzioso ma non meno importante. Si tratta di semplici pratiche di umanità che nessuna carta di credito potrà mai acquistare, potenti armi contro la tristezza che nessuna medicina può sostituire. La buona notizia è che sono dentro di noi.

Lucia Magionami

martedì 3 dicembre 2013

Castiglione del Lago, è il "perdono" il tema dell'ultimo appuntamento del "Thè della domenica"

Martedì 03 Dicembre 2013 15:30 | Scritto da F.C.

Ultimo appuntamento dell'anno 2013 con l'Associazione "Il Bucaneve" ed il consueto "Thè della domenica" che le volontarie organizzano presso i locali del Cafè Noir di Castiglione del Lago. L'argomento scelto, per domenica 8 dicembre, alle ore 17,  visto l'arrivo del periodo natalizio, cade sul tema del "perdono". La Dottoressa Lucia Mangionami guiderà i partecipanti nel percorso esplorativo di questa fase di vita che non sempre è facile da raggiungere. Un "perdono" non volto a dimenticare l'evento al quale è legato, ma sinonimo di atto di coraggio, accettazione e dunque superamento del fatto. Durante l'incontro, inoltre, La Presidente dell'associazione, Maria Grazia Giannini, presenterà il suo ultimo libro "Lo sguardo del Bucaneve", scritto dopo l'ultimo lavoro "Come in un quadro di Magritte". Una sorta di continuo del precedente volume, dunque, in cui l'autrice continua a parlare di sé, delle sue esperienze di vita , del disturbo alimentare che entra nel quotidiano sconvolgendone l'armonia, arduo da affrontare ma che, una volta risolto, rende chi riesce a superarlo, più forte e, come ci dice la Giannini, "con una marcia in più". La sua esperienza, nel libro, si incrocia con quelle legate alle donne coraggiose che a lei si sono rivolte per condividere i propri "pezzi di vita" improntati non solo su dolorosi percorsi, ma anche su vittorie e soddisfazioni.

A seguire, alle ore 20 circa, auguri di Natale e momento di convivio con buffet e musica.

"Lo sguardo de Il Bucaneve" verrà presentato anche sabato 7 dicembre, alle ore 17, presso la Libreria "i Libri parlanti" di Castiglione del Lago.  



"Proseguii verso il letto del fiume, scorreva lento, sembrava dimenticato, esausto. Aveva piovuto da poco, scesi fino al livello dell'acqua e mi sedetti a fissare il fondale. Le pietre mi pungevano il fondo della schiena, ma non mi mossi. Chiusi gli occhi. Quando li riaprii il cielo era ancora lì con il suo azzurro intenso, la corrente produceva un fruscio sonnolento. Sorrisi verso il cielo sgombro di nuvole. Mi alzai con un po' di fatica sapevo di poter camminare da sola" (Cit. "Lo sguardo de Il Bucaneve)"

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fonte: "La Goccia"