giovedì 16 luglio 2020



Amarsi vuol dire stimarsi




La stima di sé è legata al modo in cui ciascuno vede, percepisce e giudica sé stesso; in pratica riguarda l’idea che ci facciamo di noi stessi e delle nostre capacità. Ognuno di noi forma il proprio concetto di sé sin da bambino; il tempo e le esperienze lo modificano durante la crescita. Quindi la stima di sé dipende anche molto dalle esperienze dell’infanzia e dalla fiducia nelle personali capacità che abbiamo acquisito nel tempo.

Amarsi significa avere un alto concetto di sé e credere, allo stesso tempo, nelle proprie capacità. Il concetto di sé si forma anche attraverso le opinioni esterne che funzionano come uno specchio nel quale ci vediamo riflessi; quindi spesso giudichiamo noi stessi in base a ciò che gli altri pensano di noi.


Chi ha una bassa autostima, e conseguentemente scarso amor proprio, non ha fiducia in sé stesso e teme costantemente di compiere azioni che posso essere giudicate negativamente dagli altri. Succede, così, che si ha una continua paura di sbagliare nell’esprimere i propri punti di vista o nel fare delle scelte temendo di non essere accettati. L’amore per sé stessi, al contrario, si manifesta quando, abbiamo costruito un’idea positiva della nostra personalità per cui non abbiamo paura di mostraci per quello che siamo.

La stima di sé ci aiuta ad affrontare al meglio tutte le circostanze in cui veniamo a contatto con gli altri come ad esempio un colloquio di lavoro oppure la conoscenza di nuove persone, perché in questi casi siamo consapevoli delle nostre capacità e non temiamo di essere giudicati negativamente; oppure, di fronte ad una critica, reagiamo in modo positivo avendo alla base una forte stima nei nostri confronti.

L’amore verso sé stessi, insomma, è il punto da cui dobbiamo partire per migliorare il rapporto con noi stessi e con gli altri e per affrontare tutti quei problemi che ci fanno sentire bloccati, insicuri e paurosi.