INCEL
Durante questi anni di lavoro con i miei pazienti ho avuto modo di conoscere e lavorare su diverse problematiche associate spesso all’isolamento sociale volontario come ad esempio la dipendenza da internet, dai vari videogiochi, la fobia scolastico e non per ultimo le persone che vengono definite INCEL (termine che deriva dalla lingua inglese: involuntary e celibates- celibi involontari)
Gli Incel sono per lo più maschi eterosessuali che provano profonde difficoltà nelle relazioni con il sesso femminile fino a far nascere un senso di misoginia. Dai loro racconti emergono accuse verso le donne che secondo loro sono attratte esclusivamente dallo status dai soldi e dal look del potenziale partner, creando in questi uomini una forte frustrazione che viene sprigionata da un linguaggio sessista e comportamenti maschilisti.
Questi Involuntary Celibates si dividono in tre categorie:
· i virgin: coloro che non hanno mai avuto rapporti sessuali e se li hanno avuti si sono sperimentati con delle prostitute
· i kissless-virgin: coloro che non hanno mai né baciato né avuto rapporti sessuali
· gli hugless-kissless-virgin: coloro che non hanno mai avuto rapporti sessuali, non hanno mai baciato e neanche mai abbracciato una potenziale partner.
Realmente queste persone sono ossessionate dall’aspetto fisico e costantemente alla ricerca nel loro corpo di aspetti maschili che dovrebbero secondo loro attrarre le potenziali partner. Perciò le accuse rivolte alle donne non sono altro che loro proiezioni che manifestano una bassa autostima.
Gli Incel sono un vero e proprio fenomeno sociale che si muove nel web ma ad oggi sommerso legato ai mutamenti sociali e all’incapacità di una visione paritaria e complementare tra i partners. Per l’uomo il sesso si lega culturalmente al potere e allo status ed ogni fallimento di conquista reale o presenta crea nel soggetto una chiusura verso il mondo esterno e una potenziale reazione violenta.
E’ fondamentale per le professioni di aiuto leggere il fenomeno con attenzione dal momento che ancora è poco conosciuto e molto taciuto da chi ne soffre ma nasconde grande dolore e frustrazione che possono manifestarsi come forme di violenza auto diretta o verso gli altri fino a compiere vere e proprie stragi. Il primo caso uscito nella cronaca risale al 2014: Elliot Rodger, di 22 anni, uccise sei persone e ne ferì altre 14 in California per poi ammazzarsi ma fu trovato una lunga lettera in cui accusava le donne di averlo rifiutato. Un anno e mezzo dopo, Chris Harper Mercer (26 anni) uccise nove persone nella sparatoria in un college dell’Oregon, per poi suicidarsi. Anche lui lascio un messaggio simile elogiando Rodger.
A seguire il giorno 23 aprile 2018 Minassian uccise dieci persone con un furgone a Toronto dopo aver scritto sul suo profilo Facebook lodi verso gli Incel. Questi sono casi eclatanti ma ne esistono altri che si trovano al limite tra la voglia di chiudersi e la voglia di sperimentarsi in un amore sano e funzionale, la nostra missione è quella di far conoscere le relazioni a chi ci chiede aiuto e accompagnare la persona alla scoperta dell’altro a sostenere un rifiuto e ricominciare a credere nelle proprie potenzialità e propri talenti.