Riflessioni di una strana estate
Questa estate 2020 è una stagione piena di incertezze. Mi ritrovo in questo blog a parlare nuovamente delle mie emozioni, della mia fragilità, delle mie paure che ritrovo nei miei pazienti e nelle parole dei miei amici e delle mie amiche.
Il lockdown ci ha lasciato più fragili. Molti di noi sono più solitari, hanno bisogno di tempi diversi quelli in parte assaporati tra i dubbi e le paure del confinamento. C'è necessità di rispetto e tolleranza, che sembra però mancare in un mondo che vuole ora più che mai accelerare come per recuperare un tempo perso.
E allora ecco il mio augurio: desidero per ognuno di noi una estate piena di amici, di tempi adatti e di parole gentili, quelle che ci fanno appartenere ad una umanità solidale.
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