lunedì 12 giugno 2017

Un anno al Femminile


Con questo post terminerò le notizie che riguardano conquiste, rivoluzioni e piccoli cambiamenti che sono avvenuti nel 2016. Buona lettura.

6 Aprile 2016– La Francia punisce i clienti delle prostitute: Multe per i clienti. E basta con la penalizzazione delle prostitute (quella che era stata voluta da Nicolas Sarkozy): è la nuova ricetta scelta dalla Francia. Dopo due anni e mezzo di dibattito parlamentare e di rimpallo di progetti fra l’Assemblea nazionale e il Senato, i deputati francesi hanno adottato in maniera definitiva una nuova legge sulla prostituzione, che prende come modello quella che nel 1999 portò la Svezia, primo caso in Europa, a imporre multe salate ai clienti. Non mancano, comunque, le polemiche, dentro e fuori del Parlamento. In base al provvedimento, i clienti pagheranno un’ammenda che potrà arrivare a 3750 euro in caso di recidiva. Il testo crea anche crea un fondo per sostenere le squillo che vorranno cambiare vita: sarà dotato inizialmente di 4,8 milioni di euro all’anno. Le donne senza permesso di soggiorno, inoltre, potranno ottenerne uno di sei mesi rinnovabile, se si impegneranno “in un percorso di uscita dalla prostituzione e di inserimento sociale e professionale”.

21 Aprile 2016– La presidente della Camera Boldrini annuncia: dedicheremo una sala alle donne, la prima donna sindaca, la prima donna deputata, la prima donna ministra: “In questo Parlamento non c’è uno spazio dedicato al percorso femminile nelle istituzioni rappresentative. Ci sono busti e ritratti, tutti di uomini, ma non c’è la storia del percorso delle donne nelle istituzioni”. Parte da questa constatazione, Laura Boldrini, per annunciare che siccome “le donne che ci portarono al voto sono state purtroppo dimenticate, dico in anticipo che alla Camera faremo una sala dedicata alle donne: la prima donna sindaca, la prima donna deputata, la prima donna ministra”. E quindi i busti per Ada Natali, prima donna sindaco di Massa Fermana (Fermo) dal 1946 al 1959), Nilde Iotti, prima deputata dal 1946 e presidente della Camera dal 1979 al 1992 e Tina Anselmi, ministra dal 29 luglio 1976 del Lavoro e della previdenza sociale nel governo Andreotti III. “Lo faremo proprio in occasione del settantesimo anniversario del voto alle donne”, puntualizza la presidente della Camera nel suo indirizzo di saluto agli Stati generali al femminile dell’Anci ‘Come cambia il potere grazie alle donne’, per ricordare, nel 70esimo del voto alle donne, che “le donne allora fecero battaglie che oggi non sono riconosciute a sufficienza”.

24 Aprile 2016– La prima premier del Kashmir: La prima premier donna del Kashmir, la seconda di uno Stato indiano: Mehbooba Mufti, 57 anni, presidente del Partito Democratico Popolare, ha giurato a inizio aprile come tredicesima prima ministra dello stato indiano di Jammu e Kashmir, che è a maggioranza musulmana. Ma soprattutto che è squassato da una feroce guerra civile, fomentata dai separatisti del Kashmir e alimentata dal Pakistan che possiede una parte del Kashmir. A precedere Mehbooba (in un Paese che però ha posto le donne ai vertici molto prima di noi, basti pensare a Indira Gandhi), Syeda Anwar, che faceva parte del Partito del Congresso e divenne prima ministra dell’Assam nel 1980. Mehbooba Mufti, eredita una situazione difficile, complicata dall’indebolimento dell’alleanza Pdp-Bjp, che era stata propiziata da suo padre, Mufti Mohammad Sayeed.

25 Aprile 2016– Donne sulle banconote: La Royal Bank of Scotland ha presentato lo scorso 25 aprile i bozzetti per le nuove banconote in polimero da 5 e 10 sterline, annunciando che la poetessa e romanziera scozzese Nan Sheperd (1893-1981) apparirà col suo ritratto sulla banconota da 5 pound che entrerà in circolazione entro la fine dell’anno. Un’altra famosa figura femminile della storia scozzese, la scienziata Mary Somerville (1780-1872) era stata già scelta dalla RBS per il biglietto da 10 sterline destinato ad entrare in circolazione nel 2017.

04 Maggio 2016– Proposta di legge contro la violenza in sala parto: Una campagna sui social denuncia la cosiddetta «violenza ostetrica». E un deputato della Sinistra Italiana ha presentato una proposta per limitare il fenomeno. Ma cosa prevederebbe la nuova norma? In pratica, il punto fondamentale è l’introduzione del reato di «violenza ostetrica», che è basato su una dichiarazione dell’OMS del 2014, in cui si evidenziano tutta una serie di trattamenti inadeguati che le donne possono subire durante il ricovero per il parto: si va dall’abuso fisico diretto a quello verbale, dalle procedure mediche senza consenso (che possono includere perfino la sterilizzazione) alla mancanza di riservatezza, dal rifiuto di offrire una terapia adeguata per il dolore fino alla “detenzione delle donne e dei loro bambini nelle strutture dopo la nascita, connessa all’impossibilità di pagare”. Tutti rischi che si accentuano per le adolescenti, le donne non sposate, le migranti, quelle affette da Hiv o con difficoltà economiche.

10 Maggio 2016– Meghan Trainor rimuove il suo video per abuso di photoshop: Meghan Trainor ha rilasciato il nuovo singolo Me Too da pochi giorni e, alla canzone, è stato accompagnato un video ufficiale che ha avuto vita decisamente breve sul web nella prima versione pubblicata. A chiedere che venisse rimosso è stata la stessa cantante che ha rivelato di essersi sentita offesa e umiliata a causa dell’uso/abuso di Photoshop nelle immagini della clip.

11 Maggio 2016– Unioni civili in Italia: Con 372 sì le unioni civili diventano legge. Con il sì definitivo della Camera è stato approvato il ddl che introduce la possibilità per partner dello stesso sesso di unirsi civilmente.

11 Maggio 2016–Alla camera una proposta di legge per tutelare i figli delle vittime di femminicidio: più tutele per i figli orfani di un genitore ucciso dall’altro coniuge. Rafforzare, già nelle prime fasi del processo penale, la tutela ai figli delle vittime di femminicidio, consentendo loro il gratuito accesso al patrocinio a spese dello Stato. È questo l’obiettivo di una proposta di legge, primo firmatario il deputato Roberto Capelli (Cd), sottoscritta da diversi parlamentari di tutti i gruppi che mira anche a modificare l’istituto del sequestro conservativo, per rafforzare la tutela degli orfani del genitore ucciso dal coniuge rispetto al loro diritto al risarcimento del danno. La proposta vuole anche cancellare il diritto al godimento dell’eredità e della pensione di reversibilità per i colpevoli di omicidi del coniuge. La proposta è stata presentata oggi nel corso di una conferenza stampa e subito dopo i promotori, insieme ad alcuni familiari di donne uccise dal partner e al senatore di Sel Luciano Uras, autore di un’identica iniziativa al Senato, sono stati ricevuti dalla presidente della Camera, Laura Boldrini.

12 Maggio 2016– Londra: Rifiuta i tacchi alti e perde il lavoro: Nicola Thorp, impiegata di 27 anni, è stata assunta come addetta alla ricezione nella sede londinese di una grande società di revisione e consulenza fiscale. Presentatasi al suo posto con le stesse scarpe basse che portava nel precedente impiego, si è sentita dire che doveva cambiarle con scarpe con tacco di 5-10 centimetri. Ha chiesto se anche ai colleghi maschi veniva fatta la stessa richiesta e le hanno riso in faccia. Si è rifiutata e l’hanno sospesa senza paga. Ha avviato una vera e propria battaglia e l’ha spuntata. Raccontando l’esperienza sui social network, la giovane ha appreso di casi simili e ha messo online una petizione per chiedere una modifica della legislazione del lavoro, in modo da non costringere una donna a mettere i tacchi alti. Intanto in Svezia Emil Andersson, 25 anni, decide di lavorare indossando un paio di scarpe con il tacco.

19 Maggio 2016– Mai più il termine “baby squillo”: “Il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, riunito a Roma nei giorni 17, 18 e 19 maggio 2016, ha approvato all’unanimità il seguente ordine del giorno:
Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei giornalisti ricorda a tutte le colleghe e ai colleghi che il Testo Unico dei doveri, approvato dal Cnog ed entrato in vigore il 3 febbraio 2016, ha riservato alla Carta di Treviso e a poche altre Carte, il privilegio di comparire come testo autonomo.
L’uso reiterato che molte testate, televisive, cartacee e online, fanno della definizione “baby squillo”, ad esempio, è un’inammissibile violazione di questa Carta. Le bambine sono le vittime e gli uomini che abusano di loro, i pedofili, sono i colpevoli. Per un reato così grave non ci sono attenuanti. Usare i termini corretti è alla base del nostro lavoro. Scambiare le vittime con i colpevoli dà luogo ad una informazione falsa e fuorviante”.

25 Maggio 2016– L’Unesco prende posizione per la lotta all’omotransfobia a scuola: L’Unesco in una conferenza internazionale organizzata a Parigi nei giorni scorsi ha espresso con grande chiarezza la necessità di prendere misure serie per lottare contro la violenza omofoba e transfoba a scuola. L’evento si è tenuto non a caso in concomitanza con la giornata mondiale di lotta all’omotransfobia. I ministri dell’istruzione presenti, fra i quali anche il ministro italiano, hanno per la prima volta riconosciuto le responsabilità del settore dell’educazione nella lotta alla violenza omotransfobica e si sono impegnati in un documento corto ma di primaria importanza a mettersi in azione, insieme alla società civile e altre organizzazioni, per lottare con decisione contro questo drammatico fenomeno di portata mondiale per offrire a tutti i ragazzi un luogo sicuro e protetto dalle minacce e dalle violenze.

27 Maggio 2016– Ricorre il Denim Day: Il Denim Day è nato negli Stati Uniti ben 17 anni fa grazie all’associazione Peace Over Violence, come segno di protesta ad una (scandalosa) sentenza della Corte di Cassazione italiana, che nel novembre del 1998 annullò la condanna per stupro nei confronti di un 45enne poiché la vittima, una ragazza di appena diciotto anni, indossava jeans attillati che secondo il tribunale non sarebbe stato possibile sfilare senza la sua collaborazione. 

30 Luglio 2016– Salta un concerto delle Rivoltelle: Cancellato un concerto perché bollate come «lesbiche». Succede in Calabria alle Rivoltelle, band calabrese tutta al femminile, da undici anni a spasso sui palchi d’Italia e fuori Nazione.

1 Agosto 2016– Prima condanna in Egitto per mutilazioni genitali femminili: In Egitto un medico è stato appena condannato per aver mutilato una bambina. Un traguardo per gli attivisti che, a latitudini diverse, combattono le mutilazioni genitali femminili. A gennaio 2015 Raslan Fadi era stato condannato in seguito alla morte della tredicenne Souheir al-Bataa, residente in una piccola comunità alla periferia di Mansoura, una città sul delta del Nilo. La condanna era di due anni di carcere per omicidio e tre mesi per aver praticato la mutilazione genitale femminile (vietata in Egitto dal 2008). Ma Fadi era riuscito a evitare i due anni di carcere per omicidio venendo a patti con la famiglia della bambina. Probabilmente avrà pagato il cosiddetto “prezzo del sangue”, risarcendo (in denaro) i genitori. Per il resto, il medico aveva negato di aver tagliato i genitali della bambina che sarebbe morta perché “allergica alla penicillina”. Gli attivisti non si sono arresi, hanno fatto ricorso e in appello Fadi è stato finalmente condannato e la sua clinica – dove continuava a mutilare le bambine – è stata chiusa. È stato condannato a tre mesi (con la condizionale) anche il padre della tredicenne, colpevole di aver chiesto al medico di sottoporre la figlia alla mutilazione. In un clima di impunità, il medico ha continuato il suo lavoro, gli attivisti non hanno abbassato la guardia e – finalmente – quest’anno gli è stata revocata la licenza.

3 Agosto 2016– Gli uomini iraniani indossano il velo delle donne per sfidare la legge che le obbliga a portarlo: Gli uomini iraniani non ci stanno. Le loro mogli, le loro sorelle e le loro figlie non possono essere costrette per legge ad indossare l’hijab, il velo che le copre il capo. E per mostrare solidarietà alla parte femminile della popolazione, allora, alcuni iraniani hanno deciso di aderire una campagna lanciata sui social network e di diffondere degli scatti che li ritraggono col velo. L’iniziativa ha raccolto un numero impressionante di adesioni.

4 Agosto 2016– Le donne siriane bruciano il velo integrale come segno di liberazione dall’isis: Molte donne arabe in Siria hanno sempre scelto di indossare l’hijab, ovvero il semplice velo che copre loro soltanto il capo. Tuttavia, nelle aree sotto il controllo dell’Isis anche le regole circa l’abbigliamento femminile sono cambiate in maniera radicale, imponendo così alle donne l’uso obbligatorio del velo integrale. Pertanto svestirsi del niqab, gettarlo a terra e darlo alle fiamme è diventato per molte donne siriane costrette a vivere sotto il sedicente Stato islamico un atto di coraggio.

5 Agosto 2016– Tunisia- Primo passo verso la legge contro la violenza sulle donne: il Consiglio dei Ministri ha approvato il testo della legge, che va ora in Parlamento. Si tratta di un provvedimento che prevede misure efficaci contro ogni forma di violenza e sopruso basato sul genere, per garantire alle donne rispetto della dignità e per assicurare l’eguaglianza tra i sessi, attraverso un approccio globale che si articola su prevenzione, punizione dei colpevoli e protezione delle vittime.

10 Agosto 2016– Arriva lo spin-off al femminile di Ocean’s Eleven: Inizieranno a ottobre a New York le riprese di Ocean’s Eight, lo spin-off tutto al femminile di Ocean’s Eleven che verrà diretto da Gary Ross (Hunger Games). Deadline rivela oggi che la Warner Bros. sta chiudendo gli accordi con le protagoniste, e intende affiancare alle già annunciate Sandra Bullock e Cate Blanchett nientemeno che Anne Hathaway, Rihanna, Helena Bonham Carter, Mindy Kaling e la star dell’hip-hop Awkwafin.

16 Agosto 2016– Hidden Figures, il film sulle donne della Nasa: Il 2017 al cinema comincerà piuttosto bene, almeno a giudicare dal primo trailer di Hidden Figures. Il film racconta della vera storia delle tre scienziate della Nasa che hanno lavorato al lancio diJohn Glenn in orbita nella celebre impresa spaziale del 1962. Katherine G. Johnson (Taraji P. Henson, già nota per la serie tvEmpire), Dorothy Vaughan (Octavia Spencer, tra le stelle di The Help) e Mary Jackson (la musicista Janelle Monáe) figurano come le protagoniste di una pellicola che, se tutto va bene, è destinata a scardinare qualche altro vecchio pregiudizio.

18 Agosto 2016– Sospese perché grasse: Non compariranno più in tv fino a quando non saranno così dimagrite da avere “un aspetto appropriato”: otto giornaliste della televisione di stato egiziana Egyptian Radio and Television Union (ERTU) sono state sospese per un mese dal loro lavoro di anchorwoman tv perché in sovrappeso. Nel mese in cui non andranno in onda dovranno mettersi seriamente a dieta, se non vogliono essere definitivamente tagliate fuori. Oltre al danno e all’umiliazione pubblica, inoltre, le donne non riceveranno lo stipendio. Senza parole e visibilmente scioccate le giornaliste che hanno subìto il provvedimento si dicono indignate. Khadija Khattab, una delle anchorwoman “spedite” per un mese a casa per mettersi a dieta, ha detto al giornale saudita Al Watan che si sentiva umiliata e trovava il provvedimento scandaloso: «La gente deve guardare le mie recenti apparizioni televisive e giudicare se sono grassa e se merito che mi sia impedito di lavorare».

24 Agosto 2016– Educatrice aggredita da un gruppo di ragazzini: L’hanno picchiata con un bastone, hanno tentato di violentarla, l’hanno palpeggiata pesantemente, minacciata con un coltello e le hanno gettato l’urina in faccia. E’ stata una notte di incubo e violenza quella trascorsa lo scorso marzo a Busto Arsizio per una educatrice di 30 anni, una ragazza che quella sera era in servizio di turno in una comunità minori ed è stata praticamente sottoposta ad angherie e quasi sequestrata da 4 ragazzi della struttura.

Nessun commento:

Posta un commento