martedì 6 giugno 2017

Un anno al femminile


Siamo già al mese di Giugno e solo questa mattina riesco a dare forma ad alcuni appunti e idee rimaste in sospeso per mesi. Mi rimane molto difficile essere presente in questo blog, il mio lavoro a studio con i miei meravigliosi pazienti e i miei viaggi continui tra Perugia e Firenze passando sempre per il Trasimeno (chi è nato al lago sa che non si può troppo stare lontano da questo posto magico) mi portano lontano dalla tastiera di un computer e ancorata ai miei taccuini pieni di parole e di sentimenti. 
Oggi finalmente condividerò con chi mi segue i primi tre mesi del 2016 visto con occhi di donna. Buona lettura.


UN 2016 al FEMMINILE 

3 Gennaio 2016– Sindaca uccisa in Messico: Gisela Mota, 33 anni, del Partito di sinistra della Rivoluzione Democratica, era appena stata eletta a Temixco, nello stato di Morelos, 85 chilometri a sud di Città del Messico, aveva promesso di contrastare la criminalità organizzata e i narcotrafficanti. Poche ore dopo aver prestato giuramento è stata assassinata insieme ad altre due persone da un commando di quattro killer mentre si trovava nel suo appartamento. 

16 Gennaio 2016– Taiwan festeggia la sua prima presidente: La prima donna al potere in una nazione di lingua cinese si chiama Tsai Ing-wen, da oggi presidente eletta della Repubblica di Cina, meglio nota come Taiwan. Giurista di 59 anni, porta al palazzo presidenziale di Taipei il Dpp, Partito democratico progressista. 

18 Gennaio 2016– L’università tecnica di Eindhoven (TU/e) in Olanda mette a disposizione fondi per coprire le spese di cura dei figl* per i ricercatori e le ricercatrici della facoltà di matematica e informatica in caso di congressi e altri eventi accademici che richiedano di viaggiare e allontanarsi da casa.
(l’asilo nido è già supportato da un contributo statale per tutti i genitori che lavorano) 

21 Gennaio 2016– Violenze di Colonia, le donne e il profumo: A quasi un mese di distanza dalla terribile notte di Colonia in cui molte giovani donne e ragazze sono state aggredite dalla furia violenta di centinaia di molestatori, un imam di una moschea salafita della città tedesca, esprime la sua opinione sulla vicenda, invitando le vittime delle violenze a sentirsi colpevoli “per aver indossato profumo”. In un articolo pubblicato dal Daily Mail, si legge che Sami Abu-Yusuf, che nella città guida la moschea di Al Tawhid, ha dichiarato di non essersi affatto stupito delle violenze subite dalle ragazze perché il loro modo di vestirsi non era adeguato. 

24 Gennaio 2016- Spose bambine, sentenza storica: lo Zimbabwe dice no: Un passo storico per mettere fine ai matrimoni precoci in Zimbabwe. La corte costituzionale ha infatti sancito come età minima legale per sposarsi i 18 anni, descrivendo il paragrafo 22 della Legge sui Matrimoni anticostituzionale e deliberando che «nessuna persona – ragazzo o ragazza – deve sposarsi prima del 18° anno di età». Un fenomeno quello delle spose bambine che nel paese tocca il 31% delle minori. La sentenza è la conclusione di un lungo caso giudiziario iniziato nel 2015, quando due giovani ex spose, Loveness Mudzuru and Ruvimbo Tsopodzi, hanno chiesto alla Corte Costituzionale di prendere in considerazione le loro storie. Ora la corte ha deliberato che altri matrimoni illegittimi che hanno avuto luogo per motivi culturali o religiosi sono considerati anticostituzionali. Ora spetta al Governo dello Zimbabwe modificare la legge sul matrimonio e altre leggi in contrasto con la Costituzione che potrebbero creare ancora perseverare i matrimoni prematuri e mettere fine a una pratica odiosa quanto diffusa. Nel mondo attualmente oltre 700 milioni di donne si sono sposate prima del 18° anno di età e circa 250 milioni ha contratto il matrimonio prima dei 15 anni 

28 Gennaio 2016– Le nuove Barbie rivoluzionarie: Mattel lancia  tre nuove versioni di Barbie, con le quali la famosa bambola assomiglia sempre di più alle donne normali. Le versioni lanciate sul mercato si chiamano «petit» (minuta), «tall» (alta) e «curvy» (formosa), con taglie e dimensioni più realistiche. E non è tutto, perché ognuna sarà disponibile con diverse tonalità del colore della pelle e tantissime acconciature. 


03 Febbraio 2016– Arabia Saudita, il cartello di Starbucks a Riad: ‘Qui le donne non possono entrare’: “Qui le donne non possono entrare”. E ancora: “Per favore mandate i vostri autisti per ordinare“. Un cartello con queste scritte posto sulla vetrina di uno Starbucks di Riad ha suscitato sdegno e indignazione sul web. Il divieto è dovuto al fatto che uno dei ‘pannelli di genere’ che servono per separare donne e uomini all’interno della nota caffetteria è danneggiato e per questo, spiega la catena, è stato momentaneamente vietato l’ingresso alle donne. Dal 2013 in Arabia Saudita, paese fortemente criticato per i pochissimi diritti concessi alle donne (che ad esempio non possono guidare), una legge obbliga tutti i negozi e punti di aggregazione a dotarsi di ‘muri di genere’ o ingressi diversi per separare le persone di sesso maschile da quello femminile. Sono concessi spazi per le famiglie ma i divieti per le donne sole, ovvero non accompagnate dal marito, sono severissimi. Starbucks ha fatto sapere che in quel punto vendita sono ora in corso delle ristrutturazioni che permetteranno spazi per le famiglie e per i single. Come sottolineano però alcuni hashtag rilanciati su Twitter in arabo, l’episodio della caffetteria di Riad non è certo né il primo né l’ultimo: sono decine i negozi che recano sulla vetrina cartelli di divieti indirizzati alle donne. 

03 Febbraio 2016– Quando il colpevole di una molestia viene assolto: Fanno discutere le motivazioni della sentenza di assoluzione di un dirigente pubblico siciliano, processato a Palermo con l’accusa di aver molestato sessualmente due impiegate e ritenuto non colpevole. Ad una dipendente aveva dato una pacca sul sedere. All’altra aveva messo un dito sul bottone della camicetta, all’altezza del seno, e sfiorato le parti intime. A parere della seconda sezione del Tribunale – collegio presieduto da un uomo, con una magistrata come giudice estensore – quegli atti erano “privi di connotato sessuale”, diversamente da quanto percepito dalle vittime. Non solo.Il comportamento del capo, che non è un giovanotto sprovveduto ma un 65enne, “era oggettivamente dettato da un immaturo e inopportuno atteggiamento di scherzo frammisto ad una larvata forma di prevaricazione e ad una, sia pur scorretta, modalità di impostazione dei rapporti gerarchici all’interno dell’ufficio”, una sede dell’Agenzia delle Entrate. E, ancora: “Non si deve far riferimento alle parti anatomiche aggredite o al grado di intensità fisica del contatto – asserisce la sentenza – ma si deve tener conto dell’intero contesto. Nel comportamento dell’imputato non era ravvisabile alcun fine di concupiscenza o di soddisfacimento dell’impulso sessuale”. Secondo Rossella Mariuz, avvocatessa dell’Udi di Bologna, “la sentenza ci riporta indietro di decenni e denota una mancanza di consapevolezza rispetto alle violenze di genere, in un momento storico in cui invece c’è grande attenzione su questi temi”. Il rischio, evidenzia, “è quello di scoraggiare ulteriormente le donne che subiscono reati sessuali in ufficio o in fabbrica, già assai restie a farsi avanti per vergogna, per paura di non essere credute, per il timore di ritorsioni, per il rischio di trasferimenti e conseguenze sulla carriera”. 

06 Febbraio 2016– Arabia Saudita, donne elette costrette in una sala dalla quale comunicano via sms con gli uomini: Doveva essere una conquista e invece due donne elette al rango di consigliere provinciali a Gedda, Arabia Saudita, non possono nemmeno stare nelle stessa stanza dei consiglieri maschi. E così sono segregate in una stanza dalla quale comunicano con il resto del consiglio tramite messaggi telefonici, email e telecamere a circuito chiuso. Al voto di dicembre sono state elette 17 donne su 987 candidate. Il Corriere della Sera cita un’amara dichiarazione di Hatoon Al Fassi, fondatrirce de gruppo per i diritti umani delle donne Baladi: “A questo punto penso che non volessero veramente che le donne vincessero alle elezioni”. 

07 Febbraio 2016- India: arsa viva a 16 anni, voleva studiare e non sposarsi: Khushboo Kumari è morta pochi giorni dopo all’ospedale di Patna per la gravità delle ustioni riportate sul 90 per cento del suo corpo. Il padre e la matrigna l’hanno ricoperta di cherosene poi hanno appicciato il fuoco. Era stata promessa in sposa a un uomo molto più grande di lei 

23 Febbraio 2016- Lego e famiglie che cambiano: Look hipster, biberon in mano e passeggino da spingere. E’ il nuovo papà Lego che fa coppia con una mamma vestita in abiti da lavoro. L’obiettivo del colosso dei giocattoli è quello di raccontare la famiglia che cambia. 
”Dobbiamo restare in contatto con il mondo che ci circonda e cercare di descriverlo nel migliore dei modi possibili”, ha spiegato in un’intervista a Fortune Soren Torp Laursen, presidente di Lego System. Secondo il centro di ricerca statunitense Pew Research il numero dei padri che restano in casa con i loro figli è praticamente raddoppiato dal 1989. 
Inoltre all’interno dei giocattoli è ora possibile trovare dell’ avvertenze gender free
Il bisogno di creare è ugualmente forte in ogni bambino. Bambina o bambino è l’immaginazione che conta, non l’abilità. Si può creare qualsiasi cosa venga in mente, nel modo in cui si vuole, che sia un letto, un camion, una casa per bambole o una navicella spaziale. A molti bambini piacciono le case per bambole, sono più umane delle navicelle spaziali. Molte Bambine preferiscono le navicelle spaziali, perché per loro sono più divertenti delle case per le bambole. La cosa più importante è mettere i giusti materiali nelle loro mani e lasciar loro creare ciò che desiderano. 

22 Febbraio 2016– La rivolta delle spose bambine: […] Il villaggio si chiama Benisar, è nel deserto di Thar, nel Rajasthan favoloso. Il primo appuntamento è in uno stanzone della scuola. Ci sono una sessantina fra bambine, ragazze e giovani donne, qualcuna col proprio bambino. Non conoscono la bella condizione di Virginia Woolf, “una stanza tutta per sé”, ma se la sono conquistata. La loro bandiera è l’abolizione del matrimonio infantile. Una metà dei matrimoni segue ancora questa triste tradizione, benché una benedetta legge abbia fissato nel 2006 l’età minima per sposarsi a 18 anni per le donne e 21 per gli uomini. 

22 Febbraio 2016– #ObiettiamoLaSanzione: Abortire non è reato, ma può costare caro. Molto. Dopo le polemiche suscitate dal decreto legislativo che inasprisce le pene pecuniarie previste per le donne che praticano l’interruzione di gravidanza clandestinamente fino a un massimo di 10.000 euro, la rete insorge contro il grandissimo numero di obiettori di coscienza che rendono di fatto impossibile, per molte donne, praticare l’aborto in strutture pubbliche, esponendole a un rischio per la salute e, adesso, anche per le finanze. La giornata del 22 febbraio è stata scelta per aderire a un“tweetbombing” contrario al decreto: con l’hashtag #ObiettiamoLaSanzione sono partiti centinaia di tweet, in massima parte indirizzati al premier Renzi e al Ministro Lorenzin. 
L’interruzione volontaria della gravidanza è consentita, in Italia, dalla legge 194, ma non sempre garantita: gli obiettori di coscienza infatti sono in media circa il 70% del totale, con picchi che superano il 90% in alcune regioni. 

23 Febbraio– Chiara,sopravvissuta alla violenza maschile e senza casa, andrà in una clinica per anziani. E lo stato dov’è?: Chiara Insidioso è una sopravvissuta al femmicidio. Massacrata due anni fa e ridotta in fin di vita a 19 anni dall’uomo che credeva di amare, Maurizio Falcioni (35 anni), oggi Chiara cerca di tornare al mondo in una stanza d’ospedale al Santa Lucia di Roma, assistita amorevolmente da genitori, amici, parenti, medici e riabilitatori. Ma ci sono due notizie sul caso della ragazza che alza il pollice per dire sì, apparsa in questi anni su tutti i giornali italiani: la prima è che tra 20 giorni sarà dimessa dal Santa Lucia e trasferita in una casa di riposo con pazienti più gravi e meno coscienti di lei; la seconda è che domani, mercoledì 24 febbraio, le istituzioni italiane, che in questi anni si sono occupate di lei in maniera non sostanziale, varcheranno le soglie dell’ospedale dove è attualmente ricoverata, con una visita del presidente della Repubblica, Mattarella, la ministra della salute, Lorenzin, e l’assessora alle Politiche Sociali della Regione Lazio, Visini, ai quali forse varrebbe la pena di sottoporre la responsabilità diretta che hanno riguardo Chiara Insidioso e tutte le donne che vivono, o hanno vissuto, violenza maschile.[…] 

2 Marzo 2016– Viene uccisa Berta Càceres: Berta Càceres – ambientalista, femminista, attivista per i diritti umani e i popoli indigeni – è stata assassinata, in Honduras, nella notte fra il 2 e il 3 marzo. 

2 Marzo 2016– Quote rosa, Italia e comuni: Solo 1 sindaco su 7 in Italia è donna. Poche donne nelle giunte comunali. In alcuni casi nemmeno una. In 1 comune su 4 la rappresentanza femminile è al di sotto della percentuale prevista dalla legge. A meno di due anni dalla sua approvazione, la riforma Delrio è ancora incompiuta. Il Ddl n. 56/2014, comma 147 art. 1, prevede che «nelle giunte dei comuni con popolazione superiore a 3000 abitanti nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40%, con arrotondamento aritmetico». 

3 Marzo 2016– E’ uscito nelle sale Suffragette!

11 Marzo 2016– Da aprile in Francia l’aborto è pagato dalla mutua: In Francia, dal 1° aprile 2016, tutto quello che concerne l’interruzione volontaria di gravidanza (IVG) è rimborsato al 100%. L’iniziativa si deve alla Ministra della Salute Marisol Touraine, che ha deciso di includere nella copertura ogni prestazione medica che circonda l’aborto. Visite, esami, consulti e non solo l’intervento in sé. Il decreto, inoltre, stabilisce che le donne possono beneficiare della stessa assistenza in tutta la Francia, qualunque sia il metodo di IVG scelto, chirurgico o farmacologico. 

14 Marzo 2016– Abolita la ricetta per la contraccezione di emergenza: Niente più obbligo di ricetta per richiedere in farmacia il Norlevo, la meno cara tra le pillole del giorno dopo. Lo ha deciso l’Aifa, con provvedimento pubblicato lo scorso 3 marzo sulla Gazzetta ufficiale. 

23 Marzo 2016– Stupri di massa come arma di guerra condannati dall’aja: Per la prima volta nella storia la corte dell’Aja ha riconosciuto lo stupro di massa come arma di guerra. La Corte penale internazionale (Cpi) ha infatti condannato il 21 marzo scorso l’ex vicepresidente del Congo, Jean-Pierre Bemba, per assassinio, stupro e saccheggio in quanto comandante delle truppe che commisero atrocità continue e generalizzate nella Repubblica Centrafricana nel 2002 e 2003. E’ la prima volta che la Cpi condanna un imputato per il ruolo avuto in quanto comandante militare di un esercito. Ed è anche la prima volta che la Corte focalizza una sentenza sugli stupri di massa usati come arma di guerra in un conflitto. 

18 Marzo 2016– Londra: Abolita la tampon tax: In Italia ci aveva provato Pippo Civati, quando propose la Tampon Tax, una legge per ridurre al 4% l’Iva sugli assorbenti Interni. Proposta finita poi nel dimenticatoio. Un accordo raggiunto in seno all’Unione Europea consentirà al governo inglese di eliminare un’imposta del 5% sui prodotti sanitari, prevista finora dalla normativa comunitaria. Londra esulta per l’esito di una lunga lotta, che era diventata simbolo, più che dell’emancipazione femminile, della liberazione dal giogo di Bruxelles. Nel Regno Unito, così come in Francia, la tampon tax ha provocato la mobilitazione di schieramenti di donne, scese in piazza contro quella che veniva considerata un’imposta iniqua e sessista. Nel 2000 il Governo laburista di Tony Blair abbassò l’IVA sui prodotti sanitari dal 17,5 al 5%. Mentre pochi mesi fa il Parlamento ha rigettato l’azzeramento: l’ulteriore diminuzione sarebbe andata appunto contro le leggi comunitarie. Grazie alla concessione Ue, d’ora in poi i tampax inglesi saranno esentasse. In Italia intanto, nonostante qualche mobilitazione e l’iniziativa di Civati, le cose sono rimaste invariate: sul prezzo degli assorbenti, così come su quello degli altri prodotti, grava il 22% dell’Iva. 

31 Marzo 2016– Il Vietnam elegge la prima presidente del parlamento: Per la prima volta una donna è stata eletta presidente del parlamento in Vietnam. Nguyen Thi Kim Ngan, 61 anni, ha ottenuto il 95,5% di consensi da parte dell’Assemblea nazionale che ha annunciato la nomina sul suo sito.


......continua......

1 commento:

  1. Psicoterapeuta Firenze: La Psicoterapia Cognitiva Comportamentale E Il Trattamento Dei Disturbi Psicologici.

    Psicologa Firenze

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