giovedì 25 giugno 2015


Le parole hanno un valore

Oggi aprendo la bacheca di facebook ho trovato questo post che inserirò di seguito. Grazie Federica Rovai con le tue parole ci dici che percorriamo la "via giusta".


Circa una settimana fa' mi sono ritrovata nella splendida ' Sala Goldoniana ' dell' Universita' per Stranieri di Perugia.In questa splendida cornice si parlava di ' violenza di genere', al dibattito sono intervenute le Istituzioni, la presidente dell' Associazione ' Margot ' Vanna Ugolini, la psicologa Lucia Magionami e tante illustri persone.Mi sono seduta in seconda fila e vi assicuro che sono state tante le emozioni che ho provato e vorrei nel mio piccolo raccontarvele.Iniziamo dalle storie, le donne che raccontano la violenza subita, le storie di ' Margot' che in due anni di lavoro ne ha raccolte tante, storie dove il confine traccia linee di ombra indefinite, la violenza psicologica e fisica scava la vittima ecco perche' e' necessario prevenire e farlo in modo culturale partendo dalla societa'.Ogni donna vittima di violenza puo' rinascere, ma il progetto che Vanna Ugolini ribatte con veemenza e ' un progetto ' ad personam', ogni donna deve ritrovarsi in qualche modo, ripartire da se' stessa dalle sue capacita' come individuo, dal suo valore, ma tutto questo e' un percorso individuale che grazie all'aiuto di operatori la donna puo' riuscirci.Mi colpisce la storia di Federica, vittima di violenza da parte del suo ex fidanzato, che alla fine si trasforma in uno stalker.....quello che mi colpisce e' la domanda che si pone Federica e cioe' : perche' io mi devo nascondere da chi gira per strada indisturbato ?....da chi mi devo nascondere ? qui entrano in gioco le Istituzioni, le leggi sullo stalking, le denuncie protette, l' ammonimento.Ma la cosa piu' interessante a mio avviso e' quella che le Istituzioni, gli organi di polizia, lo Stato ha compreso che tra la legge e la violenza, grazie alla collaborazione con gli operatori e ' Margot ' ne e' l'esempio nonche' la testimonianza ...le cose stanno cambiando.Adesso quando una donna sporge denuncia, sappiamo che nella maggior parte dei casi e' sempre un ex marito, compagno, fidanzato, quando una donna si reca dagli organi di polizia c'e' una certa attenzione nei suoi confronti, si tiene conto del suo profilo psicologico, si cerca di metterla in una condizione di protezione.La sofferenza da elaborare,una donna vittima di violenza deve avere da una parte una tutela giuridica e da una parte una tutela psicologica ed anche sociologica.....molto spesso le donne vittima di violenza si sentono in colpa, pensano che sono loro a provocare il partner violento, ma la violenza non ha colpe, il violento sceglie di essere violento e fino alla fine vuole il potere sulla vittima, fino alla fine questi uomini non vogliono perdere ! Un uomo violento puo' cambiare, ma non da solo e senza che la vittima lo assecondi.Un violento, un maltrattante puo' scegliere di fare un percorso di recupero su se stesso grazie agli operatori. Margot Net e' un centro per il recupero di uomini maltrattanti .Mi piace puntualizzare che la violenza e' una questione culturale che riguarda la Famiglia, la Scuola e la Societa'.La violenza e' ' trasversale' significa che colpisce tutti indistintamente e non ha colore, etnia, nazionalita', ceto sociale.Quando il Questore di Perugia e' intervenuto mi e' piaciuto come davvero le Istituzioni insieme anche all' intervento del Procuratore si stiano sensibilizzando e muovendo verso nuove prospettive e dove anche lo Stato interviene a livello legislativo.La presa di coscienza delle donne, la consapevolezza che un amore violento non e' amore e che se ne puo' uscire prima che sia troppo tardi, deve essere un messaggio per Tutti.Quello che mi piacerebbe e' poter dare alle donne gli strumenti per poter uscire dalla gabbia che si sono fatte, imparare che si puo' tornare a volare, libere di essere Donne, vivere un rapporto amoroso con dignita' e rispetto prima per noi stesse e poi per il nostro compagno, marito.Le storie che ' Margot' ha raccolto hanno l' odore acre del sangue, e non solo un uomo che ha sparato 11 colpi di pistola alla sua ex compagna, attribuisce la sua condotta al destino, alla sua rabbia, al suo impulso di infierire fino alla fine su una Lei che lo aveva respinto.....molto spesso questi uomini non sono capaci di comprendere quello che hanno fatto, e la cosa piu' raccapricciante che sceglieranno un altra vittima da sacrificare.Un violento se ne frega delle regole, un violento e' un uomo molto spesso brillante e carismatico nella societa', ma spenti i riflettori la sua ombra prende piega e gli serve una vittima dove scaricare le sue frustrazioni, i suoi fallimenti.Le donne dovrebbero essere piu' solidali tra loro, invece in una societa' fallocratica e maschilista ci portiamo ancora dietro retaggi culturali, noi donne pensiamo sempre che con il nostro amore ed il nostro spirito da crocerossina con noi lui cambiera'.....ma sappiamo che un violento non cambia finche' non decide di essere aiutato.La storia di Anna che parla a sua figlia vittima di violenza, vittime nell' ombra dove l' ombra alla fine le uccide.....Anna ha perso sua figlia e scrive a sua figlia quando ormai e' tardi ma le sue parole devono servire a tutte noi, Anna scrive : ' bambina mia non farti mai mancare di rispetto, la violenza non ha niente a che fare con l' Amore....non ti credevano ...non hanno creduto a me ....non ci hanno mai creduto ? ma il sangue c 'e stato, l immagine del sangue mi ha fatto dire basta con tuo padre, ma tu bambina mia non ce l hai fatta.La figlia di Anna e' stata uccisa dal suo carnefice, dall uomo che amava, Anna che ha subito violenza dal marito ne e' uscita....ma il prezzo che sta' pagando e' di non poter piu' abbracciare sua figlia !!!! # Ginger

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