giovedì 25 giugno 2015

Prestito d’onore alle vittime di violenza di genere: parte la raccolta fondi


Parte la campagna di raccolta fondi per costituire un fondo per il microcredito da concedere alle vittime di violenza di genere che decidono di rompere il rapporto violento che stanno vivendo e di ricominciare.

Lo propone l’associazione Margot, che si occupa di violenza di genere.  La campagna comincia oggi, 25 giugno 2015, grazie all’appoggio del Perugia Music Dance festival, organizzato da Antonio Lusi e Monica Capuzzo, che permetterà all’associazione di avere uno spazio dentro il festival e devolverà il ricavato della cena del 1 luglio all’associazione. Un sostegno per dare un appoggio concreto alle vittime di violenza di genere, la prima iniziativa di questo genere in Italia.

In cosa consiste e che significato ha il prestito d’onore?

Anche quando arriva a prendere la decisione di rompere il legame violento, la vittima di violenza si trova davanti molti altri ostacoli.

Spesso il nuovo inizio non è difficile e problematico solo dal punto di vista psicologico e di riorganizzazione della propria vita, ma anche da quello economico. Anzi, la mancanza di una indipendenza economica è uno dei deterrenti principali che concorre alla decisione della vittima di violenza di non rompere con la situazione che si trova a vivere.

In molti casi, poi, non sono necessarie cifre consistenti per dare il via a un cambiamento. La vittima può avere bisogno di denaro anche in via temporanea, in attesa di trovare un lavoro oppure per far fronte alle spese della ripartenza (caparra per l’affitto di una nuova abitazione, oppure spese legali per il divorzio o lo scioglimento di un rapporto di lavoro che si aveva con l’altro partner e così via). In questi casi, sulla base di un regolamento stilato in precedenza, l’associazione Margot intende costituire il fondo per il prestito d’onore che avrebbe oltre che il valore di un sostegno economico anche quello di un sostegno psicologico e di self confidence nei confronti della vittima di genere.

“Subordiniamo la concessione del prestito al fatto che la vittima di violenza di genere abbia denunciato il partner violento e sostenga un percorso psicologico – spiega la presidente dell’associazione Libertas Margot, Vanna Ugolini – Inoltre concederemo il prestito sulla base di un progetto di ripartenza della vittima di genere. Il prestito non sarà dunque solo un contributo meramente economico. La vittima che vuole rinascere saprà di non essere sola, potrà cominciare a gestire la sua vita, se il partner, come spesso succede non glielo aveva permesso in precedenza, acquisterà fiducia in se stessa e nelle sue possibilità. Le forze dell’ordine ci segnalano che, dopo la denuncia, sono molte le donne che tornano sui loro passi, in parte anche per problemi economici. Margot vuole sostenerle concretamente.

Con il lavoro di prevenzione con gli autori di maltrattamenti e nelle scuole, i servizi alle vittime di violenza di genere e, ora il prestito d’onore, Margot vuole consolidarsi come associazione che lavora concretamente e con competenza per le vittime di violenza di genere e contro la violenza”.

La concessione del prestito sarà subordinata a una verifica della situazione delle vittima di violenza che deve aver fatto denuncia e aver cominciato un percorso di sostegno psicologico. Inoltre il prestito non andrà a coprire una situazione di indigenza ma a sostenere una progettualità di rinascita.

 

L’associazione metterà in atto una serie di iniziative per andare a costituire il fondo con una cifra iniziale di 1500 euro e metterà in atto interventi per l’alimentazione del fondo stesso con iniziative trasparenti che saranno costantemente rese pubbliche sul sito dell’associazione www.margotproject.org. E’ prevista la restituzione del prestito da parte della vittima che ne ha beneficiato in tempi che verranno stabiliti volta per volta a seconda delle situazioni.

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