venerdì 27 giugno 2014

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Non ditele solo che è bella, ditele che è intelligente: lo spot che fa riflettere genitori e figlie

Secondo una statistica USA il 66% delle bambine intervistate alle scuole elementari dichiara di amare la matematica e la tecnologia, ma solo il 18% degli studenti universitari in ingegneria è femmina. La nuova campagna di Verizon, compagnia di telecomunicazioni americana, pone l’attenzione su questo tema e sull’impatto delle parole dei genitori nei confronti delle figlie. Nello spot, la protagonista Samantha è seguita dai primi passi fino all’adolescenza. Fuori campo si sentono frasi tipiche di mamma e papà come "sei bellissima", "non sporcarti il vestito", "stai attenta". Affermazioni e consigli apparentemente innocenti, ma che possono scoraggiare le ragazze dal seguire interessi scientifici, per tradizione più diffusi nell’universo maschile. Uno spot efficace che spiana le differenze fra i sessi e invita a scoprire il mondo.
Il tutto si chiude con un consiglio: "Non è giunto il momento di dirle anche che ha talento?"

Ovviamente sì!

- Francesco Quarna


Il Video

 



mercoledì 18 giugno 2014

Come riconoscere il Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC)

Dott.ssa Psicologa Pasicoterapeuta Lucia Magionami  




                                          @ grafica crisgatta




sabato 7 giugno 2014

O R T O R E S S I A



L'ortoressia (dal greco orthos -corretto- e orexis -appetito-) viene definita come una forma di attenzione abnorme alle regole alimentari, alla scelta del cibo e alle sue caratteristiche. Al 2013 non è riconosciuta dalla comunità scientifica come una patologia.

Definizione

È stata proposta come forma patologica per la prima volta da Steve Bratman nel 1997, dietologo che si autodefinisce "ex-ortoressico" e che ha formulato un questionario allo scopo di identificare questa psicopatologia.
Può essere dovuta ad una paura, a volte maniacale, di ingrassare o di non essere in perfetta salute, e conduce, di norma, a un risultato opposto con conseguenze negative sul sistema nervoso, avvertite con difficoltà dal soggetto colpito e in modo evidente da chi lo circonda.
Non è oggi considerabile come un disturbo dell'alimentazione dato che non riconosciuta dal mondo psichiatrico e quindi non ancora presente nel manuale diagnostico americano DSM.
Si propongono diversi livelli di ortoressia, a partire da forme più lievi e transitorie fino ad arrivare a situazioni quasi maniacali, ma non sono stati ancora canonizzati in termini clinici.




Segue il questionario di Steve Bratman che lo scopo di identificare questa psicopatologia.



1) Spendi più di 3 ore al giorno riflettendo sulla tua alimentazione?
2) Pianifichi i tuoi pasti diversi giorni prima?
3) La possibilità che i cibi che assumi ti facciano ingrassare è sempre più importante del piacere di mangiarli?
4) Lo stato di ansia nella tua vita è aumentata da quando hai riflettuto sulla tua alimentazione?
5) Sei diventato più severo con te stesso nei confronti del tuo comportamento quotidiano e alimentare?
6) La tua autostima aumenta quando ti alimenti in modo corretto?
7) Hai eliminato radicalmente diversi cibi che ti piacevano in favore di cibi più salutari?
8) Ti riesce più difficile mangiare fuori casa, in ristoranti diversi?
9) Ti senti in colpa quando non mangi in modo corretto?
10) Ti senti in pace con te stesso e in pieno controllo quando mangi in modo corretto?

RISULTATI
Risposta positiva a:
3 domande: Normale
4-8 domande: Ortoressia
9-10 domande: Grave Ortoressia

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a cura della dott.ssa Lucia Magionami
fonti da Wikipedia