venerdì 31 dicembre 2021

BUON FINE ANNO CHE PORTI A TUTTI E TUTTE UN PIZZICO IN PIU' DI CORAGGIO






"Il coraggio non è sempre un ruggito.
A volte il coraggio è la calma voce
alla fine del giorno che dice:
'Proverò di nuovo domani'."
Charles Bukowski

martedì 28 dicembre 2021

 Un anno che sta per finire....

Non è stato un anno facile per me, mi ha trovato vulnerabile e ho sentito la necessità di scegliere, di lasciare, di abbandonare progetti, associazioni e dedicarmi solo al necessario. Rallentare, pensare riallacciare amicizie lontane e consolidare i rapporti con chi anche quando senti la necessità di chiudere il mondo fuori della porta di casa trova la strada per farsi sentire vicino. 

E' stato comunque un anno bellissimo che mi ha regalato bellissime esperienze personali e professionali facendomi conoscere nuove persone.

Tra le tante voglio ricordare l'incontro sui Sex offender con i ragazzi della scuola americana FUA Florence University of the Art che mi hanno accolto con entusiasmo e partecipazione. Un grazie di cuore alla dottoressa Livia Annalisa Sturlese Tosi per l'invito e il necessario supporto.

Poniamo sempre attenzione alle piccole o grandi gioie in periodi difficili.












lunedì 13 dicembre 2021

Una storia per riflettere!




Un padre disse a suo figlio:
"Ti sei laureato con onore, ecco una Volkswagen Sedan che ho comprato molti anni fa ... Ha più di 50 anni, ma prima che te la dia, portala al mercato dell'usato in centro per venderla e scopri quanto ti offrono"...
Il figlio va e dopo poco ritorna dicendo:
"Mi hanno offerto 2.000 perché l'auto è molto consumata dal tempo" .
Allora suo padre gli suggerì di portarla al banco dei pegni".
Quando il figlio ritornò dal banco dei pegni, disse: "mi hanno offerti solo 1.000, perché l'auto è molto vecchia"
Alla fine, il padre chiese a suo figlio di andare in un club di auto d'epoca e mostrare loro l'auto.
E lui così fece, portò la macchina al club, poi torno' da suo padre dicendo: "Alcune persone nel club hanno offerto 70.000! Dal momento che si tratta di una "vettura unica e molto ricercata dai soci del club".
Il padre disse a suo figlio: volevo che tu sapessi che è il posto giusto e le persone giuste che ti valorizzano nel modo giusto.
Se non sei apprezzato, non arrabbiarti, significa che sei nel posto sbagliato;
Chi conosce il valore di una cosa o di una persona è colui che sa apprezzarli.
Non stare mai nei posti dove non vedono il tuo valore!

venerdì 10 dicembre 2021

Formarsi per lavorare bene sulla violenza nelle relazioni IPV è importante








Lavorare sulla fenomeno della violenza tra la partner intimi è qualcosa di complesso. Dobbiamo avere grandi competenze altrimenti si crea confusione tra conflitto e violenza. Il conflitto presuppone due parti che dialogano, la violenza invece è unilaterale, un soggetto (sempre quello) agisce e l'altro subisce.
I dati istat parlano chiaro: le donne tra i 16 e i 70 anni che dichiarano di essere state vittime di violenza, fisica o sessuale, almeno una volta nella vita sono 6 milioni e 743 000, cioè il 31,9% della popolazione femminile; considerando il solo stupro, la percentuale è del 4,8% (oltre un milione di donne). Non possiamo non considerare tutto il lavoro fatto fino ad oggi ed improvvisarci in interventi "creativi" che porteranno ancor più a consolidare la rape culture sulla pelle delle donne come è accaduto giorni fa quando Barbara Palombelli ha detto: "Bisogna quindi lavorare sulla vittima, siamo tutti vittima di qualcun altro. Bisogna essere corazzati e ben consapevoli, così eviteremmo di trovarci in queste situazioni di violenza. La prevenzione avviene nella consapevolezza”. Troppo semplice e semplicistica questa frase come tante altre cose che accadono in questi giorni che irritano chi lavora in questo ambito da anni.

domenica 28 novembre 2021


Perché i bambini che assistono alla violenza domestica sono gentili con l'abuser?



Più volte mi trovo nel mio lavoro a spiegare perché i bambini vittime di violenza domestica sono “molto buoni” con l’abuser. Perché hanno bisogno di non farlo arrabbiare sia per proteggere la madre sia per stabilire quel senso di tranquillità a loro necessario. Inoltre vedere la madre in difficoltà e non essere capace di difendersi mette il minore in una condizione di prendersi cura di chi dovrebbe proteggerlo e annientando così i desideri e i propri bisogni.
Ferenczi lo aveva studiato nel 1932 e così scriveva ne “Confusione delle lingue tra adulti e bambini.
“I bambini hanno bisogno di appianare qualsiasi specie di disordine nella famiglia, per così dire di caricare sulle proprie fragili spalle il peso che grava sulle spalle di tutti; naturalmente non fanno questo, alla fin fine, per puro altruismo, ma per poter nuovamente godere la tranquillità perduta e la tenerezza che dipende da questa tranquillità. Una madre che si lamenta delle proprie sofferenze può fare della figlia la propria infermiera a vita, in sostanza procurarsi, per mezzo suo, un sostituto della madre, senza tener in alcun conto i veri interessi della figlia.”




















giovedì 25 novembre 2021

PERCHE' LE VITTIME DI VIOLENZA NON SE NE VANNO? IL RUOLO DEI FATTORI PSICOSOCIALI E CULTURALI




Tra poche ore mi troverò a parlare con alcuni studenti dell'Università di Perugia per spiegare come la complessità della violenza e i meccanismi che legano la vittima al suo abuser. Grazie all'invito del 𝐆𝐑𝐔𝐏𝐏𝐎 𝐃𝐈 𝐑𝐈𝐂𝐄𝐑𝐂𝐀 "𝐈𝐃𝐆-𝐈𝐍𝐓𝐄𝐑𝐒𝐄𝐙𝐈𝐎𝐍𝐈 𝐃𝐈 𝐆𝐄𝐍𝐄𝐑𝐄
Nell’anno accademico 2016-2017, nel 𝐝𝐢𝐩𝐚𝐫𝐭𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐒𝐜𝐢𝐞𝐧𝐳𝐞 𝐏𝐨𝐥𝐢𝐭𝐢𝐜𝐡𝐞 si è costituito il gruppo di ricerca e formazione 𝐈𝐃𝐆-𝐈𝐧𝐭𝐞𝐫𝐬𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐆𝐞𝐧𝐞𝐫𝐞. Il gruppo di lavoro pone al centro della sua attenzione il genere, sia come oggetto di studio sia come chiave di lettura.
Il gruppo ha avviato un approfondimento interdisciplinare dei processi psicologici, sociali, culturali, storici che sono alla base delle discriminazioni basate sul genere, sull’identità di genere, sull’orientamento sessuale, sull’etnia, sulla religione che ancora oggi sono presenti nella nostra società.
Nel corso di questi cinque anni accademici il gruppo ha organizzato ben 67 seminari riscontrando grande interesse e partecipazione studentesca. Anche in quest’anno accademico, il gruppo IDG-Intersezioni di Genere ha organizzato un ricco calendario dal titolo "𝐂𝐡𝐞 𝐠𝐞𝐧𝐞𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚𝐝𝐢𝐧𝐚𝐧𝐳𝐚? 𝐃𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐢 𝐢𝐧 𝐛𝐢𝐥𝐢𝐜𝐨, 𝐝𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐢 𝐝𝐚 𝐝𝐢𝐟𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐞 𝐝𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐢 𝐝𝐚 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐞𝐫𝐞 𝐢𝐧 𝐮𝐧𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐚 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐬𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞"




mercoledì 24 novembre 2021









 

 Il problema della violenza riguarda tutti e tutte noi. Dobbiamo smettere di giustificare i comportamenti violenti o leggere le persone come malate. Tutto questo ci porta in una strada senza uscita. Dobbiamo agire cambiando la cultura facendo comprendere di non giustificare quei primi accenni di manipolazione o controllo che sono alla base di un crescente isolamento che non è altro che l'humus dell'escalation della violenza.

Tutto ciò che possiamo fare per cambiare questa cultura è importante: dalle nuove narrazioni che non rivittimizzano le vittime, agli interventi a scuola, all'attenzione speciale di chi raccoglie le denunce ma sopratutto quando le donne hanno detto "BASTA!" La presa di coscienza mette veramente in discussione la rapte culture.

venerdì 19 novembre 2021









Più volte anche quest'anno abbiamo letto nei giornali notizie che ci hanno stretto il cuore come la storia dello uno studente abruzzese di 29 anni, iscritto alla facoltà di Economia nel campus di Forlì dell'Università Alma Mater Studiorum. Il giovane i primi giorni di ottobre si è lanciato dal ponte in via Stalingrado, a ridosso dell'area fieristica di  Bologna. Questo purtroppo non è un caso isolato, come dimostra uno studio effettuato da Skuola.net evidenzia come il 36% dei ragazzi intervistati racconta bugie ai genitori e ai parenti sulla propria carriera universitaria. Il 28% riferisce che non voleva deludere le aspettative. Da una bugie ne sorgono altre che servono a non ammettere il fallimento. Ma il castello di bugie diventa crescendo sempre più fragile diventando per chi lo sta creando insopportabile e intollerante.
Il senso di vergogna prende sempre più spazio e l’unica via di uscita sembra la morte.
Non è così!! C’è sempre una strada da percorrere basta chiedere aiuto.

lunedì 15 novembre 2021

Sguardi nelle stanza di terapia

 



 
La guarigione passa attraverso la relazione tra terapeuta e paziente. Ma il paziente deve fidarsi ed affidare per trasformare il dolore. Il lavoro va sempre fatto in due, verso l’obiettivo da raggiungere.
Può accadere però che il paziente a causa del suo vissuto proietti nel terapeuta alcune parti di sé facendo uscire la rabbia inespressa da lungo tempo e accusando chi lo cura di non essere accogliente solo perché non si lascia manipolare dalle sue parti malate e così dà a se stesso la scusa per abbandonare la terapia che si è fatta per lui troppo profonda e stringente.
Quando ciò accade nella stanza del colloquio si vive una tempesta emotiva che monta come un forte vento e ci sbatte da più parti.
Proprio in questo momento si deve rimanere saldi, fermi, e attendere.
Quel “matteggiare” del paziente che nasconde profonde ferite è una messa alla prova per chi si trova nella posizione di aiuto, per il paziente in quel momento il terapeuta è e deve restare una grossa e solida base, una figura sicura che lo contiene senza giudicarlo. Forse a seguito di quanto accaduto il soggetto si allontanerà dal percorso per poi tornare oppure se ne andrà per sempre. Ma la certezza è che dopo un episodio del genere abbiamo apportato un cambiamento importante dentro di lui: ora sarà consapevole che qualcuno lo ha accettato e lo ha “visto” anche quando ha dato il peggio di se stesso.

venerdì 12 novembre 2021

Non si deve viaggiare con bagagli pesanti come la rabbia, l’invidia ed il rancore. Dovremmo sempre portare con noi un bagaglio leggero: un po’ di coraggio, un bel sorriso e un paio di  “ma chissenefrega”da usare per ogni evenienza.



giovedì 4 novembre 2021


Nella tua relazione sei fiore o giardiniere?



" J. ha questa teoria, per cui le persone di una coppia possono essere o fiori o giardinieri. Due fiori non dovrebbero stare insieme: hanno bisogno di qualcuno che li sostenga, che li aiuti a crescere." Da La ragazza che amava Audrey Herburn di Rebecca Serle.


E tu sei giardiniere o fiore?

Attenzione alle rigidità dei ruoli, si deve sempre ambire ad una crescita reciproca che non cristallizzi relazioni che poi diventano disfunzionali.

giovedì 21 ottobre 2021

  Come ti fa sentire un percorso terapeutico?


 

Foto scattata da me all'Argentario

Durante la terapia avrai alti e bassi, momenti difficili scaverai sul tuo passato, torneranno a galla sentimenti che stavano chiusi in qualche cassetto della mente, spolvererai ricordi, riorganizzerai parole e relazioni ma poi troverai il tuo posto quello sufficientemente comodo per affrontare il mare della vita.

Per descrivere meglio prendo in prestito le parole di Isabel Allende in Donne dell'Anima mia: " Ho vissuto un mare in tempesta, con onde che mi portavano nella cresta e poi mi facevano precipitare nel vuoto. Queste onde sono state così forti nel passato, che in periodi in cui tutto va bene, invece di rilassarmi e godermi la pace del momento, mi preparavo alla successiva violenta caduta, che credevo inevitabile. Adesso non è più così. Ora navigo alla deriva, giorno dopo giorno, contenta del semplice fatto di galleggiare finchè possibile. "

giovedì 7 ottobre 2021

 


Questo diario è stato pensato come "un tempo per te" uno spazio per fermarti, per dedicarti quel tempo necessario per leggere e scrivere di emozioni che ti portano a scoprire il tuo vero sé. Per poi finire in cucina tra gli odori e i sapori che "fanno casa". Quella alchimia che attraverso il fare trasforma gli ingredienti in cibi elaborati. ogni ricetta abbinata al romanzo e alla stagione è tratta dal quaderno di cucina di Fernanda Pievaioli.



Grazie alle prime immagini che mi sono arrivate dalle prime donne che hanno fatto entrare nella loro casa Scorze d'Arancia.




Grazie a Viviana Picchiarelli la scrittrice umbra che ambienta i suoi romanzi nelle rive del lago Trasimeno. Per me un grande onore ricevere un suo apprezzamento.




Grazie a Laura Parbuono amica d'infanzia che ancora mi porto dietro con giocosità perché i sentimenti non hanno età e non invecchiano mai.




Grazie ad Agnes amica cara incontrata in circostanze avverse ma che da subito stavamo dalla stessa parte del mondo. 


Grazie <3

Grazie <3

Grazie <3


 Scorze d'Arancia



Questo Diario di lettura nasce dalla mia esperienza professionale con i gruppi di Libroterapia: parole lette, emozioni raccontate. È stato pensato come un percorso al femminile che vuole mettere in luce le emozioni che scaturiscono dalla lettura di alcuni romanzi scelti. 12 libri di recente pubblicazione, molto diversi tra loro, per taglio, poetica, ambientazioni e strutture narrative ai quali sono stati associati altrettante ricette originali e semplici da preparare.


















Scorse di Arancia” un titolo evocativo.




L’arancia è il frutto simbolo di ricchezza, fertilità, intraprendenza, sensualità. La bontà del frutto e il suo succo rappresentano il “l’anima della vita“. Prima però c’è la scorsa, la parte dura che a volte è più amara, a volte meno come gli eventi che ci accadono nella vita quotidiana.




Scortesie tra amici




Quando si aiuta qualcuno molto spesso non si riceve riconoscenza, si riceve o una formale gratitudine o addirittura nulla se non ostilità.
Tutti questi sentimenti fanno parte dell’insensibilità, dell’egoismo, di mediocrità di chi riceve un aiuto economico, morale, culturale o pratico.
Questa mancanza di riconoscenza deriva dal fatto che pone il beneficiario dell’aiuto in una condizione down nei confronti di chi lo ha aiutato. Una condizione affettiva tollerabile solo a chi ha una psiche strutturata e matura. Perché nelle relazioni non sempre possiamo essere in posizione up.
Il beneficiario di gratitudine banalizzando o dimenticando le idee suggerite, farà in modo di eliminare chi gli ha dato in modo da non mettere a repentaglio il suo status di “dominatore”.
Tutto questo non deve inaridire chi dona perché “dare” fa vibrare la bellezza. “Chi da nella vita poi sempre avrà!”

Ascoltati e prenditi cura di te!




Non hai bisogno di caffè; Hai bisogno di dormire.
Non hai bisogno di nicotina; Devi camminare.
Non hai bisogno di alcol; Hai bisogno di ridere a crepapelle.
Non hai bisogno di sesso; Hai bisogno di connessione.
Non hai bisogno di stupefacenti; Hai bisogno di pensare.
Non hai bisogno di stimolanti; Hai bisogno che ti abbracci.
Non hai bisogno di allucinogeni; Hai bisogno di arte.
Non hai bisogno della televisione; Hai bisogno di poesia.
Non hai bisogno di relazioni amorose; Hai bisogno di amore.
Hai bisogno di te.
Ho bisogno di me.
Soprattutto hai bisogno di pace interiore, il che richiede armonia tra l'interno ed esterno.
Fai quello in cui credi, e credi in quello che fai.
(Dal web)

venerdì 1 ottobre 2021

  Una stanza per te





Foto scattata da me della Cafebreria El Pendulo a Città del Messico 





Ogni percorso terapeutico è costituito da piccole attenzioni, da parole, gesti calibrati, cuciti e ricamati su misura per la persona che chiede di essere ascoltata. 
Per questo sono importanti i primi colloqui perché determinano la forma che prenderà il percorso di cura.


Scegliere il proprio terapeuta è importante per questo ci si sente chiedere da amici e conoscenti consigli su quali aspetti valutare.  Spesso mi sono sentita dire che si è scelto il professionista in base alle foto trovate nel web della stanza dove riceve. Questo per me è un grave errore dal momento che molti di psicoterapeuti lavorano presso studi con altri medici e specialisti e a volte capita di "girare" per le stanze perciò il luogo può cambiare da giorno a giorno della settimana (a volte accade anche a me a Firenze). 


Altre volte la stanza del professionista contiene piccole cose di valore inestimabile ma di poca armonia tra un oggetto e l'altro. Sono doni di pazienti che hanno finito il percorso, sono oggetti simbolici che vengono consegnati al terapeuta oppure come è accaduto a me nel mio studio di Perugia c'è uno spazio nascosto dove sono stati messi i ricordi dei miei pazienti: scatole sigillate che contengono amori finiti (oggetti, bigliettini di cinema, foto vacanze).  Queste scatole a volte rimangono tanto nello studio a volte anni, a volte solo mesi. Sono li sono consegnate a me per il tempo necessario di rielaborare o di andare oltre.

La stanza è il luogo altro, il luogo della mente il luogo di vedere oltre, senza essere giudicati ma accolti nelle proprie fragilità. Il terapeuta giusto per te non deve avere necessariamente una stanza di designer ma una relazione sufficiente comoda, per far sentire a suo agio il paziente ma non troppo agiata da non farlo poi alzarsi e continuare il suo cammino nella vita.

Dopo il primo colloquio deve rimanere addosso il "vestito" cucito durante la relazione che sia fatto di un po' di consapevolezza e di libertà di scelta di prendersi cura di sé.


Foto presa dal web

mercoledì 1 settembre 2021

 Settembre è il mese dei nuovi inizi:

della mia pausa lavorativa,
dei nuovi progetti,
dei desideri che trovano la giusta strada per realizzarsi... del nuovo andare...


Ecco qui una lista da seguire per ripartire:

1- organizza il tuo tempo: dividilo tra tempo del lavoro e tempo di vita.

2- concediti un piccolo piacere ogni giorno ad esempio un caffè, una passeggiata, una telefonata.

3- non rimuginare nel passato. Metti un PUNTO e riparti.

4- trascorri più tempo con le persone che ami.


Buon mese a te!

lunedì 16 agosto 2021

 Kabul è caduta i Talebani sono tornati

Con l'arrivo dei talebani a Kabul, siamo tornati in dietro di 20 anni. Le donne di qualsiasi età pagheranno un grande prezzo altissimo e in queste ore sono già il primo bottino.  A poco e velocemente  tutti quei diritti conquistati spariranno nuovamente, non potranno più studiare, ascoltare la musica, mostrare i propri capelli, scegliere il loro compagno di vita. Tutto verrà cancellato come già sta accadendo togliendo con la vernice le immagini pubblicitarie di negozi di vestiti da sposa.

Questo evento mi porta a rileggere un libro tanto amato uscito anni fa. Un romanzo prezioso del 2007 che tengo nel cuore e da mesi volevo creare un percorso di libroterapia ad Hoc: "La Parrucchiera di Kabul" di D. Rodriguez

Un romanzo attuale che ci fa tornare indietro nel tempo dove le donne vengono viste come oggetti  non sembrano avere né volto né storia coperte con i burqua che lasciano liberi solo gli occhi per permettere di camminare.




Dovremmo ricordare più spesso la fortuna di essere nati dalla parte giusta del mondo e per questo accogliere chi non può più stare nel suo paese perchè come stiamo vedendo non basta "aiutarli a casa loro" ma dobbiamo fare un intervento veloce per cambiare profondamente questa cultura dell'ignoranza dell'intolleranza e del patriarcato.

                                                     (la storia delle donne a Kabul si ripete)





                                                            (anni 70 studentesse a Kabul)

giovedì 12 agosto 2021


 IL GIUDIZIO NON RICHIESTO





Siamo tutti circondati da amici o conoscenti che hanno un forte bisogno di darti consigli, dire ciò che secondo loro è meglio fare o non fare.

Ci sono momenti in cui nella relazione ci dovrebbe essere solo l'ascolto incondizionato senza dare consigli non richiesti che non sono altro che giudizi camuffati in buoni propositi. 

L'influenza di questi giudizi non richiesti spesso fa vivere una vita non autentica, perciò queste parole non vanno ascoltate, vengono dette non per aiutare l'altro ma per bisogno proprio.

martedì 3 agosto 2021


 

Agosto le fragilità e i piccoli e grandi malesseri (come ad esempio ansia, depressione, panico, difficoltà relazionali) non vanno in vacanza. Inoltre il caldo e le aspettative vacanziere che non sempre riusciamo a soddisfare amplificano quei problemi e quei comportamenti che ogni individuo faticosamente controlla tutto l'anno.





Agosto per qualcuno è anche il mese del tempo di cura fuori dai ritmi di lavoro ed è per questo e per un servizio di continuità che ormai da anni il mio lavoro in questo mese non si ferma...rallenta...ma, ci sono per superare insieme "august blus"







giovedì 29 luglio 2021

FOGO

Fear of going out 




Durante questi mesi siamo rimasti chiusi in casa, non abbiamo visto amici e parenti per mesi ora abbiamo bisogno di vivere, di tornare alla normalità, quella vissuta nel periodo pre covid. Abbiamo tanto per mesi desiderato uscire, rincontrarci, abbracciarci e fare tutti quei gesti e quelle attività vissute come pericolose. 

Ma il ritorno alla socialità per molti è complicato infatti si è manifestata una nuova ansia collettiva che prende il nome di "FOGO-paura di uscire" di ritornare a fare ciò che prima era la quotidianità. Tornare fuori dall'isolamento verso la dimensione pubblica fa sentire inadeguati sia nei contesti che con le persone. Manca l'allenamento alla relazione, all'incontro e all'altro.

Riabituarsi alla socializzazione sarà fondamentale tramite piccoli passi costante, esporsi gradualmente frequentando luoghi all'aperto con tutte le precauzioni possibili, non anticipando i pensieri ma vivendo più possibile l'occasione d'incontro. Dobbiamo sempre ricordare che abbiamo bisogno degli altri per vivere in equilibrio. 

mercoledì 14 luglio 2021


 Museo Archeologico Nazionale dell'Umbria. Premiazione del Concorso Rina Gatti


E' stato un pomeriggio molto piacevole, un evento che mi ha fatto assaporare una quasi normalità ormai difficile da vivere a causa del covid.

Un pensiero di ringraziamento va a tutti e tutte le persone presenti, gli autori e le autrici e a Giovanni che mi ha incluso fin dall'inizio in questo premio che io definisco "uno spazio di riflessione del femminile" che avviene proprio attraverso la potenza della parola scritta che rimane memoria.

Dai racconti valutati si evince quanta strada abbiamo fatto e quanta ne dobbiamo fare per raggiungere la parità di genere.

Anche a questo concorso, al ricordo di Rina Gatti che pass il cambiamento culturale.








 

venerdì 2 luglio 2021

Benvenuto Luglio!

Luglio è il secondo mese dell'estate. Un mese che attraverso il suo sole caldo ci chiede di rallentare e dedicare del tempo a noi stessi. Perciò ecco un piccolo compito da fare ogni giorno in modo che poi diventi una abitudine consolidata che ci porteremo dietro anche nei prossimi mesi.  
Da oggi fino alla fine del mese prenditi ogni giorno un tempo per fare qualcosa che ti piace. una volta fatto annotalo in un quaderno colorato in modo da poter rileggere l'esperienza. 

Questo esercizio serve ad accrescere l'autostima.

Ricorda che possono essere anche piccole azioni che però hanno un impatto positivo sul tuo umore e ti fanno sentire un po' in vacanza anche se sei al lavoro in qualche calda città.
I piccoli gesti possono essere i più svariati, da prendere un caffè, a guardare una serie tv, a fare una passeggiata. Tutto va bene se l'obiettivo è quello di coccolarti e prendere del tempo per sè.



( Nella foto Hilda, la prima e unica curvy pin-up che impreziosì calendari e riviste a partire dagli anni ’50 e per oltre un trentennio. Paffuta, simpatica, goffa e lentigginosa, la rossa Hilda fu creata da Duane Bryers proponendo la figura della donna in modo totalmente diverso rispetto a quanto illustrato al tempo)

venerdì 11 giugno 2021



Vademecum creato durante una psicoterapia con una giovane donna che dopo molto tempo ha rotto il filo invisibile che la teneva legata ad un uomo narcisista anche dopo la fine della relazione.


1) Non rispondere ai suoi messaggi e alle telefonata perché non sono di vero interesse verso di te ma sono invece necessarie a tenere il legame vivo è pronto per essere riaperto quando lui lo ritiene necessario.

2) Niente profili social falsi per indagare se ha nuovi amori o ne ha avuti durante la relazione con te. Anche perché la risposta è ovvia: “SI”

3) Se il narcisista pubblica sui social una foto che gli hai scattato tu, lo fa perché gli piace, non c’è un retro pensiero o un messaggio di interesse nei tuoi riguardi.

4) Non cercare i suoi amici. Sono dalla sua parte e pensano di te cosa gli ha raccontato lui. “Sei una pazza, instabile, travisi la realtà”

5) Ti cerca anche se sta con un’altra poiché per lui è un gioco necessario per tenere il controllo su di te, alimentando la speranza.

6) evita accuratamente di frequentare i posti dove potresti incontrarlo poiché ti farà passare per stalker.

7) Fatti aiutare da specialisti e ripartiamo da te ascoltando i tuoi bisogni e desideri.

8) Comprendi che non sei sbagliata sei solo stata sfortunate ad incontrare un uomo con un grande buco affettivo che manifesta il suo dolore facendo del male alla partner.

9) Evita di contattare le altre ex che con lui hanno vissuto la stessa esperienza. Il dolore non rimuginato a lungo non aiuta nessuna.

10) Impegnati a ricreare la rete amicale distrutta da lui che con critiche più o meno sottili ha screditato tutte le tue amicizie .

11) Cercati un nuovo hobby, nuove passioni.

12) Prenditi i tuoi tempi per rielaborare la storia e non colpevolizzarti credendo che sia finita per colpa tua. Lui si comporta con tutte le partner come ha fatto con te.


#luciamagionami #psicologia #psicoterapia #violenzapsicologica





martedì 1 giugno 2021


 Benvenuto Giugno. La strada si percorre insieme solo così possiamo tutelare i diritti di tutti e tutte.