domenica 22 marzo 2020

Coppie in crisi durante il covid19

Il corona virus ha costretto tutti a rimanere in casa, anche a quelle coppie che avevano deciso di separarsi, sospendendo così il tempo e la decisione già per se stessa non facile. E' sempre doloroso lasciare una storia affettiva anche se l'amore non c'è più.
Oggi le case sono piccole, con spazi minimi e costringono a vivere senza privacy e questo rende tutto più difficile, fino a far esplodere momenti di vera e propria intolleranza e aggressività anche in soggetti non ritenuti violenti.

Ecco qui dei piccoli consigli che possono aiutare a vivere queste convivenze ormai arrivate al capolinea.

1. Ricordare le caratteristiche positive del partner che ti hanno fatto innamorare e poi decidere di creare un progetto di vita insieme, osservare se ci sono ancora o cercare di riscoprirle.

2. Elencare su un foglio le diversità di vedute, di comportamenti e scrivere accanto come in questi anni insieme siete venuti ad un compromesso. Ce l'avete fatta allora ce la farete anche in questo momento di temporanea emergenza.

3. Evitate le liti, anche dichiarando al partner che non volete scendere in un conflitto e approfittate di questo moto interiore di rabbia per andare a buttare la spazzatura o chiudervi in bagno. 
La stanza da bagno può essere una risorsa anche per chi vive in un open space ha la porta e simbolicamente chiude il mondo fuori. Quel mondo doloroso costituito dalla pandemia e dalla convivenza forzata.

4. Ricordare che all'interno delle famiglie in procinto di separarsi possono esserci tre scenari possibili:
a) uno dei due partner sarà contento di questa convivenza forzata che allunga il matrimonio;
b) uno dei due partner vive un disagio profondo, una frustrazione e una sensazione di soffocamento;
c) entrambi non si tollerano più.  
Non per questo devi lasciare spazio alla rabbia (ricorda che il leone in gabbia diventa violento) ma canalizzare le emozioni per non ritrovarti poi a pentirti di come hai agito. Il ricordo rimane anche dopo l'emergenza Covid19.

5. Se in casa ci sono dei figli (qualsiasi età) rammenta che ti osservano e ti prendono come guida. Questo pensiero può aiutare a comportarti con tolleranza verso l'altro partner. 

6. Fate attività separate, sia con i figli, sia in casa come ad esempio cucinare e pulire. Fidatevi di cosa fa il partner e non lanciate critiche feroci esasperate dal momento che in questo contesto rischiano di innescare liti violente.

7. La parola d'ordine è rispetto e sospensione del tempo fino alla fine dell'emergenza.






mercoledì 18 marzo 2020

Riflessioni di una psicoterapeuta ai tempi del covid19



In questo periodo di isolamento e grande emergenza, causata da un nemico invisibile per questo ancor più pericoloso il mio lavoro si è trasformato. 
Ho privilegiato i colloqui terapeutici in smart working perché ora più che mai è importante "ESSERCI". E' essenziale stare accanto a quelle persone che si sono affidate a me e hanno deciso di fare un cambiamento evolutivo, quelle che hanno deciso di di risolvere i loro problemi, attivare le proprie risorse e raggiungere i loro obiettivi. 
"Ci sono" perché "esserci" è la cosa più importante in un momento di grande confusione. 
Mi piace pensare che ogni persona è come un vascello, può fare lunghi viaggi, attraversare tempeste ma deve avere sempre un porto sicuro dove tornare.
Il porto per tanti, e per tanto tempo, è stato il mio studio; e lo è stato anche per me.
Mi manca sentire e riconoscere i miei pazienti dal rumore dei passi, guardare la sveglia e osservare i minuti di ritardo, andare in sala di attesa è trovare le persone (piccole cose che per me fanno già parte della terapia), vedere i sorrisi, sentire i saluti poi le storie, le emozioni, le sensazioni, quel pezzettino di sé che ogni volta viene messo in gioco e regalato in quello spazio fisico che è lo studio.




I colloqui continuano, il pezzettino arriva tramite web, i sorrisi ci sono come i saluti, ma manca i "rumore" dei passi, quelli che caratterizzano ognuno di noi, quelli che ascolto prima di ascoltare le parole. 

Sono certa che torneranno, sono certa che il mio porto sicuro si riaprirà e sarà bello rivedere ognuno al di la del web.

Per adesso penso che siamo tutti in viaggio in un mare tempestoso con onde alte e vento forte, ma come la natura insegna: finirà, e ritroveremo la strada di un nuovo equilibrio.

Buon viaggio a tutti e tutte noi.

domenica 8 marzo 2020


8 MARZO 2020

L'8 e il 9 marzo in tutto il mondo per il quarto anno di fila ogni persona potrà far parte della marea che contrasta la violenza alle donne,
Per questo è stato pensato un vademecum per chi fisicamente non sarà in piazza.

L’8 E IL 9 MARZO, PER STRADA, A LAVORO, IN CASA...mettiamo qualcosa di fucsia, una maglietta, un particolare, per fare dire al mondo “L’otto tutto l’anno!

PRATICHE DI LOTTA CONDIVISA
Nelle città italiane, alle ore 16.00 di DOMENICA 8 marzo, per chi sarà in casa dovrà affacciati alla finestra o alla porta, urlando, fischiando facendo rumore per 5 minuti con pentole, padelle o qualsiasi altro strumento del lavoro domestico e di cura.
Perchè solo insieme si può cambiare.#lottotuttolanno #nudm
#8m






Un corto per capire!




Foto scattate al Museo Frida Kahlo


Foto scattate al Museo Frida Kahlo

Foto scattate al Museo Frida Kahlo


Nel mondo hanno aderito:

Alliance Of Internationalist Feminists – Berlín
Asociación Latinoamericana de Medicina Social – Ecuador
Colectivo Berta Cáceres – Cuba
Colectiva Tejiéndonos Mujeres – Venezuela
Coordinadora Feminista 8M, Chile
Disidentes Violeta – Ecuador
Encuentro de Organizaciones, Córdoba – Argentina
Feministas Abya Yala
Feminismo Comunitario Antipatriarcal Qullasuyu – Bolivia
Feministischer Streik Leipzig – Alemania
Frauen*kampftagbündnis – Alemania
Frauen*streik Berlin – Alemania
International Women Strike- EE.UU.
Movimiento de Mujeres de Kurdistán
Mujeres por el cambio – Ecuador
LevFem – Bulgaria
Negrocentricxs – Chile
NiUnaMenos Argentina
Non Una Di Meno – Italia
Nómadas Comunicación Feminista, Puel Mapu – Argentina
Pañuelos en Rebeldía
Portal Catarinas
Red Lesbofeminista RM, Chile
Ruda Colectiva Feminista – Ecuador
Secretaría de Mujeres Migrantes – Chile
Serendipia Sobre ruedas- cicloviajeras
Territorios de Libertad – Ecuador
Toutes en Grève 31 – Toulouse – France
Juntas y revueltas, Las Cabras.Chile
Feministas con Voz de Maiz- México
Espacio Juliana – Paraguay
Rebeldes del Sur – Paraguay
Organización de indígenas urbanos – Paraguay
Asociación de mujeres artesanas nivacchei – Paraguay

domenica 1 marzo 2020




Verso la mobilitazione dell’8 marzo #nudm




Nomi delle donne uccise per mano di chi diceva di amarle: femminicidi.

14 vittime da non dimenticare


Zdenka Krejcikova 15 febbraio
Anna Sergeevina Marochkina 6 febbraio
Laureta Zyberi 31 gennaio
Speranza Ponti 31 gennaio
Rosalia Mifsud 31 gennaio
Monica Diliberto 31 gennaio
Fatima Zeeshan 30 gennaio
Rosalia Garofalo 29 gennaio
Francesca Fantoni 27 gennaio
Ambra Pregnolato 24 gennaio
Maria Stefania Kaszuba 21 gennaio
Fausta Forcina 9 gennaio
Concetta Di Pasquale 5 gennaio
Carla Quattri Bossi 5 gennaio