martedì 20 dicembre 2016

Auguro a tutti di trovare sotto l'albero una scatola di colori per dipingere di rosa i ricordi del passato, di disegnare stelline dorate nel presente e immaginare arcobaleni nel futuro. A volte un po' di fantasia aiuta a vivere meglio. BUON NATALE.



venerdì 9 dicembre 2016

Incontro con gli studenti dell'Istituto Cavour Marconi Pascal di Perugia


Il giorno 6 Dicembre 2016 insieme a Massimo Pici all'interno del progetto dell'Associazione Libertas Margot " Sbullonati" ho incontrato gli studenti dell'Istituto Cavour Marconi  Pascal con loro abbiamo riflettuto sulla violenza e abbiamo individuato similitudini e differenze tra la violenza intrafamiliare e il bullismo. Ringrazio gli studenti e i professori presenti. Un grazie speciale alla professoressa Antonella Piccotti.


Articolo scritto dai ragazzi e ragazze dell'Istituto.

domenica 27 novembre 2016

The, amiche, un libro e una psicoterapeuta.




Nel mese di ottobre ho incontrato una anima vivace e molto curiosa nel conoscere meglio la tecnica della Libroterapia.
Insieme abbiamo pensato di unire la Libroterapia e un  incontro sulla violenza di genere per ricordare la giornata fiocco bianco.

La signora, vuol restare anonima, ma ha chiesto di far conoscere questo evento. La padrona di casa ha invitato delle amiche, a curato nei dettagli l'ora del The, poi attraverso il libro scelto da me abbiamo cominciato a parlare di donne, dei loro vissuti, delle loro difficoltà e di come la solidarietà e la condivisione sia un motore di cambiamento e di evoluzione.

Grazie ancora per queste ore passate insieme.

venerdì 25 novembre 2016


Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.


La differenza tra relazioni violente e relazioni litigiose risiede nel rapporto di potere e di controllo che si instaura tra le persone implicate, creando un rapporto asimmetrico

La violenza non si manifesta sempre apertamente e spesso colui che agisce violenza ha anche comportamenti gentili complicando maggiormente la decisione della donna di lasciare la relazione.



giovedì 10 novembre 2016

Le regole del gruppo di Libroterapia: parole lette, emozioni raccontate.


Queste sono piccole regole per poter contribuire in modo migliore al percorso di Libroterapia.

1. arrivare puntuali.

2. parlare del libro letto con i partecipanti al gruppo solo nel luogo dove si svolge la Libroterapia.

3. evitare discussioni incrociate e non parlare contemporaneamente a un altro membro.

4. essere rispettosi ed avere una mente aperta verso l'altro e cosa ci porta.

5. cercare di non ripetere quello che hanno già detto gli altri, ma contribuire con qualcosa di nuovo od integrare il commento precedente.

6. ricordarsi che non esistono torto o ragione ma solo opinioni diverse.

7. essere disponibili ad imparare dagli altri.

8. se si è estroversi ricordarsi di lasciare il tempo e il modo di esprimere i pensieri.



domenica 30 ottobre 2016

Libroterapia




Un grazie di cuore alla biblioteca Leone di Todi poiché ha abbracciato il progetto della libroterapia.

La libroterapia e' una disciplina complementare alla psicoterapia. La parola terapia indica cura da un malessere o disagio, i libri da soli non hanno questa capacità; la combinazione del libro, con il terapeuta e il lavoro dei partecipanti del gruppo, permette la trasformazione e un percorso verso uno stato di maggior benessere.

Quest'anno in Umbria ci saranno due eventi distinti, uno a Todi e uno a Perugia, che permetteranno ai partecipanti di ciascun gruppo di fare un viaggio attraverso le pagine del libro assegnato da me psicoterapeuta scoprendo e narrando emozioni e parti del proprio se'. Scegliero' romanzi apparentemente leggeri, uniti da un filo conduttore che si svelerà o verra scoperto dai partecipanti fino a portare ad una riflessione conclusiva.



giovedì 20 ottobre 2016


I volti della violenza: potere, ricatto, discriminazioni.

Corso di formazione svolto a Perugia il 13 e 14 Ottobre 2016 presso l'Università per gli Stranieri

Anche quest'anno l'associazione Libertas Margot si è impegnata nel portare in Umbria un corso di alta formazione riconosciuto dal Ministero della Sanità. I due giorni sono stati importanti per la condivisione di un pensiero e di un linguaggio comune per contrastare la violenza all'interno delle relazioni affettive.
Ringrazio veramente tutti i relatori, i partecipanti, i soci Libertas Margot che hanno lavorato dietro le quinte, chi è passato per un saluto e chi mi ci ha sostenuto a distanza.



Riporto a seguire le parole della presidente dell'Associazione Libeertas Margot Vanna Ugolini


"Grazie a tutti relatori che hanno partecipato gratuitamente al Corso di formazione "I volti della violenza. Potere, ricatto, discriminazione" organizzato da Libertas Margot. Grazie all'Università per Stranieri, che ci ha dato la possibilità di farlo nelle sue bellissime aule e sale. Grazie ai soci Libertas Margot, quelli che sono passati al tavolo dei relatori e quelli che hanno lavorato dietro le quinte. Grazie alla Libertas, che come sempre ci sostiene in tutte le nostre attività. Grazie soprattutto a chi ci ha dato fiducia, si è iscritto e ha seguito le 20 ore di lezioni che abbiamo organizzato. Abbiamo imparato molto da loro.

Crediamo fermamente nell'importanza di questo tipo di formazione trasversale, dove si possono confrontare professionisti diversi che lavorano sullo stesso tema. In questo modo i corsi di formazione diventano un luogo dove si può parlare dei problemi che ciascuno incontra sul lavoro, ci si può confrontare, conoscere e crescere. Sappiamo bene che il cambiamento non è facile, ma siamo anche sicuri che chi, in qualunque ruolo ha contribuito al corso, era lì per mettersi in gioco e per sostenere il percorso di una, forse piccola, ma sicuramente preziosa rivoluzione culturale personale. 

Per una associazione come la nostra, che vive esclusivamente dell'apporto volontario dei suoi soci e di chi crede in questo tipo di lavoro, organizzare questo corso è stato un lavoro impegnativo. Non era facile ripetere un secondo corso, dopo quello altrettanto partecipato del 2015. L'apertura a nuove esperienze e la contaminazione delle nostre competenze con quelle di altri professionisti è stata linfa vitale per poter crescere, noi prima di tutti. Grazie ancora, anche per aver sopportato anche le nostre imperfezioni e imprecisioni".


venerdì 14 ottobre 2016

La  violenza in gravidanza


La violenza domestica è un modello di  comportamento coercitivo e di controllo che una persona esercita su di un’altra persona per avere potere e il  controllo.
Esiste il mito diffusissimo secondo cui la gravidanza protegga da violenza e maltrattamento, al contrario, dai dati sulla violenza alla donne emerge che la gravidanza, rendendo la donna più vulnerabile, anche per la riduzione della sua autonomia sia emotiva che finanziaria,  può essere vissuta dal partner come opportunità per affermare più agevolmente controllo e potere sulla donna.
Come rivela l’indagine iniziata nell’anno 2009 dal Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia dell’IRCCS materno infantile Burlo Garofolo di Trieste e dal Dipartimento di Psicologia dell’Università di Trieste, assieme ai colleghi dell’Università della California e San Francisco: “la nascita di un figlio in coppie non sufficientemente forti è facile che crei tensioni, poiché costringe la coppia a rivedere ritmi e equilibri”. Inoltre, lo studio citato sopra, pubblicato sulla rivista Health Care Women International, riporta che, “con l’arrivo di un figlio l’uomo può sentirsi messo da parte dalla compagna che rivolge le attenzioni al neonato, cosicché  vive la nascita del piccolo non come gioia ma come impedimento a realizzare la propria felicità”. Sempre lo stesso studio, ha evidenziato che il 10% di mamme con un bimbo di otto mesi (352 triestine di età media 32 anni), vive una situazione di violenza domestica, soprattutto psicologica ma anche fisica e sessuale. Il 5% rivela stati di depressione. Altri studi dimostrano la trasversalità del fenomeno infatti Mahenge et al. del 2013, afferma che in Tanzania 3 donne su 10 hanno subito violenza fisica e/o sessuale durante la gravidanza.
Uno studio Canadese del 2006 afferma che il 21% delle donne maltrattate, subisce abusi anche in gravidanza.  Per una considerevole percentuale di donne gli abusi iniziano in gravidanza perché il partner violento dice di vedere il bambino come un intruso nella relazione tra i due partner, teme un abbandono e il cambiamento del corpo della compagna inoltre questi uomini dichiarano di provare un forte stress per motivi famigliari credendo di non riuscire a mantenere le esigenze future della famiglia. Con questo alibi irreale mettono in atto comportamenti di abuso fisici e psicologici. Infatti i dati emersi dai Pronto Soccorso del territorio nazionale, rilevati dai centri antiviolenza e dai professionisti che lavorano su questa tematica riportano che la donna in gravidanza se  riferisce di subire violenza racconta che prevalentemente viene colpita con calci e pugni diretti spesso all’addome per volontariamente farle del male o addirittura per causare la morte del feto. Dai dati si evidenzia che un altro bersaglio che viene colpito sistematicamente sono i genitali e il seno, talvolta riportano con vergogna con contemporaneo abuso sessuale.
La violenza psicologica accompagna sempre quella fisica viene utilizzata dal partner che agisce maltrattamento ha la funzione di marcare un potere e aumentare lo squilibrio tra i due partner con atteggiamenti di indifferenza, di rifiuto e di disprezzo verso la donna, altri comportamenti sono il controllo e l’accesso alle cure prenatali, l’imposizione di lavorare anche in periodi di rischio per il feto e decidere qualsiasi cura medica durante il parto.
I Fattori di rischio per la violenza in gravidanza sono da ricercare nella storia pregressa dell’uomo, da indagare se la gravidanza è desiderata o indesiderata questo indicatore aumenta il rischio maggiore di 5 volte; un altro fattore da valutare per chi lavora con queste persone sono l’età dell’uomo,  infatti i studi dimostrano che tra i 16 e 19 anni il rischio aumenta di circa 3 volte.
La violenza in gravidanza comporta gravi rischi a breve e lungo termine sia per la mamma sia per il bambino.
La madre potrebbe ricorrere al’uso e abuso di alcol di psicofarmaci per gestire l’ansia e la depressione fino ad arrivare a ideazione del suicidio e tentativi di metterlo in atto.
Le conseguenze psicologiche a lungo termine della violenza subita in gravidanza provocano effetti gravi ed estremamente dannosi sullo sviluppo psicologico del bambino. Con elevata probabilità il bambino dopo la nascita sarà testimone di episodi di violenza. Inoltre gli studi dimostrano che l’uomo che usa violenza contro la partner probabilmente usa violenza anche contro i figli, perciò sarà più alta la probabilità di avere insuccessi scolastici, uso di sostanze e stati ansiosi e depressivi.
Le conseguenze dell’esposizione alla violenza di un bambino hanno devastanti e pervasivi effetti sul suo sviluppo fisico, psicologico, cognitivo e del linguaggio.
E’ fondamentale per i professionisti sanitari che si trovano ad accogliere la donna nel periodo della gravidanza  riconoscere i segnali per poter rilevare e intervenire in caso di violenza in modo efficace ed efficiente. I segnali da osservare sono i seguenti:
ü  Gravidanza indesiderata (rischio > di 4 volte)
ü  Ritardo nell’accesso alle cure prenatali
ü  Anamnesi di aborti ripetuti, parti pretermine, distacchi di placenta, infezioni urinarie
ü  Età materna giovane (16-19 anni, rischio > di 3 volte)
ü  Eccessiva ansia rispetto al decorso ed esito della gravidanza
ü  Presenza di ecchimosi/ematomi o altre ferite
ü  Abuso di sostanze
ü  Dimenticanza degli appuntamenti fissati

ü  Il rischio per una donna di essere vittima di femminicidio aumenta di ben 3 volte per le donne che vengono abusate durante la gravidanza 

lunedì 10 ottobre 2016

8 Ottobre 2016 Perugia



Circa 600 ragazzi delle scuole medie inferiori e superiori si sono ritrovati a Perugia per parlare di Bullismo. 

La giornata è stata organizzata dall'associazione Basta il cuore in collaborazione con B.A.C,A.
I ragazzi con i lavori fatti in classe hanno creato un grande cuore per poi sfilare per la via del centro accompagnati dalle moto dei B.A.C.A.




Le associazioni Libertas Margot (la presidente Vanna Ugolini, Lucia Magionami e Maria Elena Rossler ) e Il Coraggio della Paura (la presidente Anna Maria Petri) insieme a Basta il cuore (Federica Pascoli presidente dell'associazione) per dire NO a ogni tipo di violenza.

giovedì 29 settembre 2016


Corso di formazione "I volti della violenza". Ricatto, potere, discriminazione



Come riconoscerla, individuare gli indicatori psicologici ed intervenire.



Corso di formazione – LA VIOLENZA INTRAFAMILIARE 2016 - locandinagiovedì 13 e venerdì 14 ottobre 2016Da 08:30 a 18:30Università per Stranieri di Perugia, sala GoldonianaPiazza Fortebraccio, 4 06123 Perugia












Libertas Margot con i suoi soci ha creato un nuovo evento di formazione sulla violenza all'interno delle relazioni affettive. In questo corso di alta formazione che rilascerà 20 ecm a tutte le professioni sanitarie, si cercherà di capire, individuare e intervenire sui vari tipi di violenza. 

I singoli interventi prenderanno in considerazione le mille sfumature della violenza all'interno delle coppie. Si parlerà anche del lavoro svolto allo sportello "Margot Net" il primo spazio di ascolto in Umbria per autori di maltrattamenti, anche attraverso i casi studio e grazie alla sinergia con altri professionisti ci sarà un intervento specifico che tratterà la violenza all'interno di coppie lgbt . 







giovedì 22 settembre 2016



 Per dire no al BULLISMO e a tutte le forme di Violenza. 
Restiamo sempre dalla parte del RISPETTO. 

Grazie a Federica Pascoli e all'associazione Basta il Cuore per il loro lavoro.

giovedì 1 settembre 2016

Libroterapia: parole lette emozioni raccontate

Nuovo ciclo di Incontri di Libroterapia a Perugia

Buon pomeriggio in questo estate piena di sole, mare, tuffi, risate e amici ho pensato di proporre per affrontare l'arrivo dell'autunno il nuovo ciclo di libroterapia che si svolgerà a Perugia.


La libroterapia è un viaggio attraverso le pagine dei libri per arrivare a conoscere parti di noi ancora poco esplorate.

Gli incontri saranno 7 inizieremo a Novembre per finire nel mese di Maggio 2017, il gruppo sarà composto da un massimo di 10 partecipanti.

Durante il primo incontro verranno consegnati "degli strumenti" per navigare tra le emozioni emerse dai romanzi.



Ci ritroveremo il giorno 12 Novembre insieme con il seguente romanzo:




Per chi fosse interessato a conoscere meglio il progetto e a partecipare può contattarmi attraverso la pagina FB e la posta elettronica.



lunedì 1 agosto 2016

Estate tempo di relax e letture leggere




Siamo arrivati al mese di Agosto, avvolti dall'odore di creme abbronzanti, di vestiti leggeri e smalti colorati. L'estate è piena di pensieri frivoli, concerti all'aria aperta, gelati e voglia di viaggiare sopratutto per sfuggire al caldo della città. Questo è il tempo di fuga dal quotidiano e non tutti in questo periodo possono lasciare i loro impegni e preparare la valigia piena di costumi, taccuini e qualche libro.

Per questa estate 2016 anche io di Libroterapia: parole lette emozioni raccontate ho deciso di consigliarvi la lettura di un romanzo: "UN VESTITO COLOR VENTO" di Sophie Nicholis. La scrittrice è una specialista nello studio degli effetti terapeutici della scrittura. In questo libro il lettore ritroverà un intreccio di storie, abiti cuciti addosso, relazioni umane e tanta magia. 

Buona lettura e buona estate.

giovedì 14 luglio 2016





Avaro, spilorcio, taccagno. Sentire queste parole ci fanno tornare in memoria immediatamente qualcuno che conosciamo, per esempio una persona che puntualmente non trova il portafoglio quando si trova in nostra compagnia e deve pagare il conto al bar. 

L’avarizia non è' correlata alla mancanza di soldi ne alla necessità oggettiva di risparmiare. Ma nasconde ben altro. La persona avara non si accorge della delusione che crea agli amici, poiché ogni giorno sistematicamente depriva se stesso di qualcosa senza accorgersene.

Questo comportamento è' molto diverso dalla cattiveria, e' un sentimento simile alla mancanza di empatia. Chi si comporta in modo avaro è insensibile ai bisogno delle altre persone e piano piano non sentirà neanche i suoi desideri e comincerà a manifestare atteggiamenti di rabbia e frustrazione. 

La persona taccagna non percepisce davvero il disagio della famiglia o delle persone a lui care costrette a controllare al centesimo le spese o addirittura ad evitarle quando sono in sua presenza. L'avaro non si accorge che gli altri vedono le sue strane strategie che mette in atto per non offrire mai, ma sopratutto per non gioire insieme agli altri. 

L'avarizia è' quasi sempre una forma di iper controllo, è' spesso accompagnata da atteggiamenti sospettosi, machiavellici. Colui che soffre di taccagneria ricerca negli altri le sue stesse caratteristiche che critica, pensa che il mondo sia popolato da due tipologie di persone gli avari (riconosce gli altri con tali caratteristiche ma non se stesso) e gli ingenui che considera stolti e da sfruttare. 

Gli avari, sono persone incapaci di avere relazioni sane, anche se a volte riescono a vivere storie amorose stabili ma caratterizzate dalla dominanza verso il partner e gestiscono i sentimenti con parsimonia, come se fossero monetine.



mercoledì 15 giugno 2016


SOLIDARIETA'






La SOLIDARIETA' è un concetto empatico ed etico che diventa politico (e che si insegna quindi come un valore aggiunto), per superare le diversità e le diseguaglianze. Si deve insegnare ad essere solidali, perché senza solidarietà non c’è accoglienza. Se accade ciò la società sempre di più rischia di trasformarsi in una giungla dove vince la legge della forza muscolare e della violenza.

venerdì 10 giugno 2016

 Libroterapia: Parole lette emozioni raccontate.

Conclusione del secondo ciclo del viaggio emotivo attraverso le pagine dei romanzi. 



Nel mese di maggio si è concluso il secondo ciclo di Libroterapia che ormai si svolge da due anni a Perugia all'interno del mio studio in una zona del centro storico: Porta Eburnia.
Il gruppo era composto da dieci partecipanti con caratteristiche molto eterogenee, per età, per lavoro e per luogo da dove arrivano per poter partecipare. E' stata una esperienza molto forte e intensa, dove il lavoro di gruppo atraverso il libro è stato una risorsa per ogni partecipante. L'incontro con l'altro ha fatto da specchio riflettendo emozioni  e sensazioni condivise, trovando strategie per vedere al di la del problema espresso.

A metà del ciclo di incontri,  durato otto mesi,  con il consenso di tutti i partecipanti, abbiamo invitato a fine incontro programmato Sophie Lamour, attrice performance mermaid. 

Gli incontri di Libroterapia che si svolgono all'interno del mio studio rispettano le regole del gruppo terapeutico perciò ogni persona esterna deve essere invitata con il consenso dei membri partecipanti ed avere un motivo funzionale al lavoro che il gruppo sta facendo in quel momento.

Sophie Lamour oltre che essere una bravissima professionista, in questo ciclo di incontri era la persona che insieme ai suoi valori e al suo lavoro -di attrice, performance e mermaid-  poteva aggiungere qualcosa in più, al viaggio che stavamo facendo tra le pagine dei romanzi da me assegnati e rielaborati insieme alle emozioni di ciascun lettore nell'incontro successivo.

Sophie Lamour ha portato all'interno di Libroterapia il suo ultimo lavoro un piccolo testo illustrato: "Sirene, guardiane del Mare". Con il messaggio del libro e il suo lavoro di attrice mermaid  insieme a me,  abbiamo creato un gioco d'aula per parlare del tema della diversità della solidarietà, della imperfezione e dell'accettazione dell'altro e del nostro corpo anche se spesso non corrisponde a l'immagine richiesta oggi dai mass media.

Un grazie di cuore a Sophie e a tutte le persone del secondo ciclo di incontri di Libroterapia. A presto con una nuova serie di incontri. Buona estate.




giovedì 9 giugno 2016

Che cosa è l'autostima?

Ricordare a noi stessi che valore abbiamo.

L'autostima nasce dal confronto tra sè e il mondo circostante. In termini pratici è lo sguardo che un individuo posa su se stesso sul suo aspetto fisico, sulle sue competenze, sulle sue abilità, sulla sua capacità di raggiungere un successo affettivo e sociale. L'autostima è soggetta a continui disequilibri ma sicuramente è stabile e più consolidata quando noi tutti viviamo nel rispetto dei nostri valori personali.



  Piccola immagine presa dal web AUTOSTIMA E DONNE


Di seguito una serie di domande da trascrivere in un taccuino e da usare più volte per ricordare a ognuno di noi il nostro valore e riaggiustare l'equilibrio della propria autostima.

Cosa mi piace di me stesso?

Quali caratteristiche positive possiedo?

Quali risultati ho ottenuto?

Quali sfide ho superato?

Cosa apprezzano i miei amici di me?

Quali caratteristiche ho in comune con le persone che ritengo importanti per me?

Se io mi potessi guardare da fuori come "altra persona" cosa mi piacerebbe di me? Quali sarebbero i miei punti di forza?

Queste domande ci permettono di riflettere e ricordare che ognuno di noi ha un valore al di la del peso, dei cm di altezza, del guadagno economico e dello status raggiunto. Noi siamo ciò che riusciamo ad esprimere con le nostre azioni secondo i nostri valori interiori.

   Piccola immagine presa dal web AUTOSTIMA E DONNE




mercoledì 1 giugno 2016



L'Associazione Libertas Margot dalla parte della 

NON VIOLENZA

Articolo del 21 Maggio 2015 Nuovo Corriere.



L'Associazione Libertas Margot è costituita perlopiù da professionisti che nel loro percorso di lavoro o di vita si sono confrontati con la violenza all'interno delle relazioni di fiducia e che prestano la loro opera sotto forma di volontariato.
L'associazione costituita per creare una sinergia di esperienze e competenze di ciascun membro per creare una diversa cultura di "genere".

giovedì 19 maggio 2016

Sabato 7 Maggio 2016 ore 17.00 presso la casa editrice il Pozzo di Micene incontro di libroterapia
 "IL LIBRO SPECCHIO DI EMOZIONI"


L'incontro di Libroterapia a Firenze all'interno della casa editrice IL POZZO DI MICENE di Lucia Pugliese ha lasciato una serie di riflessioni su quanto noi lettori possiamo raccontare e rileggere la nostra storia.  Un ringraziamento a Lucia Pugliese per l'ospitalità e a tutti i partecipanti all'incontro.


Insieme alla casa editrice sto ipotizzando di formare un gruppo di Libroterapia a Firenze. Per info contatti tramite e mail: lucia.magionami@gmail.com

domenica 1 maggio 2016


Libroterapia a Perugia ospite della Biblioteca Leoni di Todi






Sabato 30 Aprile presso la Biblioteca Leoni di Todi si è parlato di Libroterapia, di come un libro possa essere complementare e non sostitutivo ad un cammino terapeutico per raggiungere un maggiore benessere.
Ringrazio tutti i partecipanti per l'interesse dimostrato, sfidando la pioggia e il brutto tempo, alla dottoressa Catia Massetti per il suo intervento, a Fabiola Bernardini per la fiducia e l'appoggio al progetto che mi ha permesso di entrare nella bellissima biblioteca.  Un dolce ringraziamento a Miriam altra signora dei libri.







giovedì 28 aprile 2016


Educare al diversità, non come integrazione e annullamento delle proprie caratteristiche personali, della propria cultura e delle proprie competenze ma come valore aggiunto. Ogni civiltà deve basarsi sul rispetto del singolo soggetto e creare uno luogo comune per ogni individuo.
Grazie per l'invito della dottoressa Maria Pia Serlupini Garante per l'Infanzia e Adolescenza e all'Associazione Basta il cuore. Grazie a tutti i relatori e partecipanti e per le riflessioni ascoltare e le esperienze narrate.


mercoledì 20 aprile 2016


IL MAGGIO DEI LIBRI

Dal 23 aprile al 31 maggio 2016 torna IL MAGGIO DEI LIBRI, la campagna di promozione alla lettura organizzata dal Centro per il Libro e la Lettura.
Quest'anno Il Maggio dei Libri offre 4 prospettive nuove per declinare il valore della lettura:
1 la biblioterapia o libroterapia: il potere dei libri entrerà nelle più diverse realtà, dalle carceri alle scuole.
2 Shakespeare, dedicato all'anniversario della morte del Bardo in collaborazione con il British Council saranno organizzate molte iniziative per celebrare la grandezza non solo letteraria ma anche sociologica di William Shakespeare.
3 Le Little free libraries per diffondere la lettura tramite queste piccole biblioteche gratuite nei luoghi di passaggio.
4 La valorizzazione delle biblioteche, un progetto per acquisire gli strumenti e le conoscenze necessarie per la ricerca di fondi.







LIBRO COME STRUMENTO DI PROMOZIONE ALLA SALUTE E COME STRUMENTO DI TERAPIA


In ambito del gruppo di libroterapia condotto da un terapeuta, la lettura del libro si colloca all’interno della relazione di sostegno e cura. Diventa una chiave simbolica che lega e unisce i partecipanti anche se si trovano fuori dallo spazio fisico dell'incontro.


La lettura diventa un compito da eseguire a casa, che rende il soggetto più attivo e coinvolto nel cammino verso un suo benessere. 


Nella promozione alla salute, la lettura con l'aiuto di chi conduce il gruppo porta conforto e crescita personale trovando risposte agli interrogativi che poniamo davanti ai grandi temi della vita. 


Lo psicoterapeuta aggiungerà al libro le sue competenze aiutando i singoli partecipanti al gruppo a compiere quei piccoli cambiamenti che porteranno un miglioramento su uno o più aspetti della loro vita.

mercoledì 6 aprile 2016


IL MAGGIO DEI LIBRI


Il giorno 7 Maggio 2016 alle ore 17.00 LIBROTERAPIA A PERUGIA sarà ospite a Firenze all'interno della casa editrice IL POZZO DI MICENE di Lucia Pugliese in via N. Bonaparte 10.



Incontro introduttivo alla Libroterapia come tecnica per trovare un benessere e indagare la psiche attraverso la lettura. E' un modo diverso di parlare di libri e conoscere le proprie sensazioni e i propri sentimenti. Attraverso la presenza di un terapeuta si può comprendere e dar voce a qualcosa di più di noi stessi, delle proprie emozioni e dei propri sentimenti veicolati attraverso il libro e portati nel gruppo dove avranno voce.


Grazie a Lucia Pugliese per il suo gentile invito!

UNA NUOVA FRONTIERA PEDAGOGICA: EDUCARE ALLE DIFFERENZE PER UNA CULTURA DEL RISPETTO

Palazzo dei Priori- Sala dei Notari 26 Aprile 2016 ore 15.00-19.00

Il Garante dell'Infanzia e dell'Adolescenza della Regione Umbria, in collaborazione dell'associazione BASTA IL CUORE e il patrocinio dell'Ufficio Scolastico Regionale dell'Umbria ha organizzato un seminario per riflettere e conoscere meglio la parola rispetto e i diritti uguali che ognuno di noi ha.

L'Associazione nasce ed ha sede a Perugia. Ha come obiettivo far conoscere contrastare il fenomeno del bullismo ancora sconosciuto a molte famiglie. Infatti come rilevato dal lavoro delle socie fondatrici "ciò che i genitori ignorano non è l'esistenza del problema sociale in sé, quanto il fatto che il disagio potrebbe riguardare da vicino il proprio figlio o la propria figlia".
Ricordiamoci che le vittime di soprusi parlano raramente delle violenze che subiscono, ma si chiudono in loro stessi e si vergognano della propria debolezza e diversità.

BASTA IL CUORE cerca di dare alle famiglie informazioni per riconoscere ed intervenire in questi casi e inoltre fa progetti nelle scuole per far comprendere che:
LA DIVERSITA' E' UNA RICCHEZZA E NON DEVE FAR PAURA.




Report dello sportello di ascolto per uomini che agiscono violenza.

L'associazione Libertas Margot il 24 Febbraio 2015 ha presentato Margot Net il primo sportello di ascolto per autori di violenza. Lo sportello è gestito da due professionisti Lucia ,Magionami Psicologa-Psicoterpeuta ed Emanuele Florindi Avvocato,  insieme conducono percorsi psico-giuridici che hanno come obbiettivo responsabilizzare l'autore di violenza e far conoscere scenari diversi da quelli fino ad ora messi in atto con comportamenti disfunzionali.



Articolo del giorno 7 Marzo 2016