Febbraio il mese per dire No al Bullismo e usare la rete in modo consapevole
Il bullismo si può descrivere come un’escalation criminosa, inizia con piccole azioni costanti che servono ad isolare la vittima, deriderla, insultandola, fino ad arrivare a vere e proprie azioni fisiche come botte e ridicolarizzazioni pubbliche. La vittima si sente sempre più impotente, inadeguata e si vergogna a chiedere aiuto proprio per questo sono fondamentali gli altri, quelli che osservano quelli che si rendono conto che il loro amico non sta bene e che si trova in difficoltà. Saranno loro la forza per contrastare il bullismo.
I dati riportati da uno studio di Rideout & Robb nel 2019, condotto negli Stati Uniti, ha rilevato che i ragazzi tra i 13 e i 18 anni trascorrono circa 6.5 ore al giorno di fronte ad uno schermo del computer o del telefonino. Inoltre nonostante i limiti di età fissati dal Regolamento europeo Generale sulla Protezione dei Dati, molti minori di età sotto i 13 anni frequenta giornalmente almeno un social network.Un recente studio europeo (EU Kids Online, 2020) ha mostrato che già all'età di 3-4 anni i bambini accedono a Internet, e che l’89% degli intervistati ha un profilo social prima dei 15 anni di età, rendendoli a rischio di addescamenti in rete, anche a livello globale il fenomeno ha raggiunto dimensioni allarmanti: da 1.000.000 di segnalazioni nel 2010 a circa 17.000.000 nel 2019.
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