giovedì 8 aprile 2021

“La più grande scoperta di tutti i tempi è che una persona può trasformare il suo futuro semplicemente cambiando atteggiamento”.

Oprah Winfrey


Il triangolo drammatico definito da S. Karpman nel 1968 rientra nell’approccio psicoterapeutico dell'Analisi Transazionale. Questo modello indica uno schema di interazioni umane distruttive che si "attiva" quando due o più persone entrano in conflitto.

Ogni vertice del triangolo drammatico corrisponde ad un ruolo: salvatore, vittima, persecutore.
Il ruolo della vittima permette al soggetto che lo "interpreta" di soddisfare il suo bisogno di dipendenza e di evitare qualsiasi responsabilità all'interno della relazione.

Il persecutore è un soggetto critico, controllante altamente giudicante. Si sente superiore e non entra in contatto con il suo mondo interiore.

Infine nell'ultimo vertice troviamo il ruolo di salvatore. Il soggetto che usa questa modalità sì attiva sempre nell'assistere gli altri anche senza una vera richiesta di aiuto, così si sente buono, utile e non pensa a sè stesso.

Questo modello di Karpman ha un’applicazione terapeutica, i pazienti messi difronte a questo schema  sono recettivi alla comprensione di come si relazionano con gli altri e più inclini  alla volontà di cambiare.





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