domenica 20 dicembre 2020





Questo Natale sarà diverso non potremo incontrarci per scambiarci i doni, i sorrisi gli abbracci che caratterizzano il periodo di festa. Un Natale diverso come l’anno vissuto. Mesi difficili pieni di mancanze, di dolori, di lutti, un anno di scelte, un anno di solitudine. Ma anche un anno di cose belle come la creazione del mio Diario di Lettura, il viaggio in Messico, l’acquisto delle sedie nuove più comode necessarie per un cambiamento dopo 77 giorni vissuti in completa solitudine in una piccola casa accessoriata ma piccola per me che non avevo mai vissuto in modo stanziale.

Per questo Natale vorrei fare una magia e regalare un dono speciale a chi ha condiviso a distanza ma con una forte presenza con me questa periodo, a chi ha avuto il coraggio e la forza di rompere quel muro creato da me e non solo dal covid 19.
 
Un dono speciale a Silvia che ogni mattina durante il confinamento alle ore 6.00 faceva la prima telefonata condita da 4 risate. Ricordo che prima di chiamarci arrivava un messaggino: “ti chiamo?” Una volta per sbaglio ho risposto: “no” e lei subito ha inviato: “ma tanto non hai un cavolo da fare”. Ora che mi alzo un po’ più tardi la vita è ripartita mentre faccio il caffè ancora ci rido sopra e le nostre telefonate sono divenuto ormai rito.

Un dono pieno di stelle e notte di lune ad Angelica Elisa prezioso aiuto di grafica e continui consigli tecno-artistici che hanno reso il Diario di lettura di lettura di Libroterapia.

Un dono immenso a Graziella con le sue nozioni di cucina e le sue poesie che hanno condito la nostra amicizia.

Un dono pieno di affetto ad Alessio per le lunghe chiacchierate di psicologia di libri e di parole scelte mai usate a caso.

Un dono di gratitudine a Monica che mi ha suonato il campanello di casa alle 8.00 portandomi la prima mascherina quando non si trovavano.

Un dono simpatico ad Antonella per i messaggi e le telefonate che scandivano le giornate e monitoravano come stavamo e i costanti sviluppi sulle dirette del premier Conte.

Un dono effervescente a Rubina  per le nostre chiaccchiere da divano a divano.

Un dono grande per ringraziare Marco che ha forzato le mura di casa con una intervista Skype. In quel momento avevo l’iphone un po’ pazzerello (che ha vissuto fino la riapertura dell’apple store lode lode alla mela!) niente linea internet (che non metterò) e come supporto per sorreggere la precaria tecnologia uno scatolone che per pigrizia non avevo buttato (Santa pigrizia...Santa subito. Lo scatolone l’ho rivestito e vive ad oggi con me). 

Un dono spensierato a Francesca con i nostri costanti aggiornamenti sulla quotidianità. 

Un dono colorato a Lorenzo curioso e attento conosciuto da poco (un po’ prima delle zone colorate) ma spero che sia una persona che rimanga tanto nella mia quotidianità.

Un dono composto da favolosi giochi di equilibrio ai miei pazienti che insieme in questo anno abbiamo lavorato cercando di ricreare abitudini nuove, cucire rotture, rassettare emozioni e gioire di piccole cose.

Un dono di salute e serenità a tutte le persone che sono state, lo sono e lo saranno sempre accanto a me. Necessarie come l’aria indispensabili come il sole. Non le nomino loro sanno chi sono.

Buon Natale che la magia delle parole ci sostenga sempre!




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